Cos’altro deve scoprire, Ancelotti in questi cinque giorni che lo introdurranno alla Lazio? Ci sono domande che restano nell’aria gonfia di mezz’Europa, in questa contraddizione che sa pure di mistero e che diviene paradossale: la stessa squadra dei novantuno punti in classifica (circa), quella delle 77 gol segnate in campionato (terza, dietro Lazio e Juve), delle 29 subite (ancora terza, dietro Juve e Roma), quella della continuità (a Wolfsburg, al fischio di inizio, solo due volti nuovi, Karnezis e Fabian Ruiz, più qualche spostamento), s’è ritrovata in ginocchio dinnanzi a se stessa, nuovamente, come a Dublino contro il Liverpool e tre giorni dopo essersi rialzata a San Gallo con il Borussia Dortmund.
Carlo Ancelotti ha intuito ove mettere le mani e «chirurgicamente» (mica casualmente) a San Gallo ha rivisto i concetti del passato, improponibili per differenza ideologica e approssimazione fisica del momento: non avendo gamba, né resistenza abbastanza per stare addosso all’avversario e pressarlo, s’è industriato a ricostruire la fase «protettiva», abbassando il Napoli un pochino, evitandogli di stroncarsi rapidamente, richiedendogli una verticalità diversa, più secca, quasi contropiedistica, tuttavia naturale.
In teoria, esiste sulla carta un Napoli-1, che si avvicina assai a ciò che ha iniziato l’amichevole con il Wolfsburg, quasi (quasi) del tutto eguale alla formazione che s’era lanciata a peso morto con il Liverpool; e sempre in teoria, e così, esisterebbe un Napoli-2, sarebbe la squadra che contro il Borussia Dortmund ha mostrato peso, senso tattico, anche spregiudicatezza, come per un istante, somigliandosi assai, in quella fase centrale del secondo tempo della «Volkswagen Arena».
E’ tutto memorizzato, ciò che è successo, e questi ultimi duecentosettanta minuti sono stati in seguito «registrati» dall’alto con una telecamera personalizzata affidata allo team di Ancelotti che ha inseguito le varie fasi della sfida, l’ha sfilacciata, l’ha sezionata e adesso provvederà ad analizzarla, affinché si arrivi alla fase successiva: la fusione di quel Napoli-1 con il Napoli-2, nella quale sono racchiuse le opzioni.
Fonte:CorSport
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