Nella capitale francese il tecnico ha vissuto la sua ultima partita alla guida del Bayern prima dell’esonero ma il Parco dei Principi è pure stato il suo stadio per un anno e mezzo quando ha allenato il Psg. «Sono emozioni contrastanti, l’ultima gara con il Bayern non è un ricordo piacevole ma qui a Parigi sono stato bene, in una società che voleva crescere – spiega Ancelotti alla vigilia dell’incontro contro il suo passato -. Cos’è cambiato in un anno? Il Psg ha cambiato allenatore, il Bayern ha gli stessi problemi, mi pare di comprendere. Al Bayern sentivo la fiducia di 4-5 calciatori, qui sento la fiducia ogni cosa il contesto. Lo stato d’animo cambia totalmente».
SFIDE DECISIVE – Il doppio confronto con il Paris Saint Germain rischia di essere decidere la squadra qualificata insieme al Liverpool considerato che i Reds potrebbero allungare ottenendo 6 punti contro la Stella Rossa. «Partita decisiva? C’è pure il ritorno… – precisa l’allenatore emiliano -. Può risultare una partita decisiva ma solo includendo nella considerazione pure la sfida del San Paolo. E’ una sorta di eliminazione diretta perché il Liverpool si avvantaggerà con la Stella Rossa. Il Paris Saint Germain? Le squadre imbattibili non sono tuttavia nate. E’ vero che hanno un potenziale incredibile, in maggior misura dinanzi. Penso che in pochi, pure fra di noi, pensassero che si potesse fare questo risultato. Ci ha dato coscienza pure per quest\’incontro. Dobbiamo dimostrare le qualità che abbiamo, non so se basterà finalizzato alla vittoria contro una formazione candidata a vincere la Champions».
INSIGNE IN DUBBIO – Il Napoli proverà a recuperare Insigne che ha saltato la sfida di Udine: «Lorenzo è in miglioramento, nella giornata odierna prova a spingere un po’ di più. Se è al 100% gioca, altrimenti facciamo un po’ di rotazione. Il turnover può servire dal parere fisico ma pure da quello mentale. Si sentono tutti coinvolti e l’intensità degli allenamenti rimane alta. In futuro ci saranno meno cambi ma c’è tuttavia la volontà di proseguire perché la squadra è di livello alto: non c’è grande differenza fra chi gioca e chi non gioca».
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