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Chi è il numero 31 in maglia azzurra che arranca, lì, ad un passo dalla linea laterale? No, questo non è Faouzi Ghoulam, è solo una sua malinconica copia. Non può che essere in questo modo, non è l’esterno col mancino potente e preciso, veloce e tecnico, che aveva stregato tutti. Il Napoli di Sarri creava, costruiva, rifiniva, ripartiva dalla fascia sinistra, dal triangolo tutto qualità Ghoulam-Hamsik-Insigne. Che fine ha fatto quel formidabile stantuffo? E, domanda ancor più stentorea e limpida, rimbombante e minacciosa come una maledizione: tornerà mai il “vecchio” Faouzi?
CALVARIO – Chi ha riferito che è facile? Chi può sentenziare e definire semplice ricostruire elasticità, potenza, velocità, reattività, in un fisico, nello specifico il ginocchio destro, devastato da due anni di problemi, peraltro ravvicinati? Ed in più, conseguenziali, fiducia, audacia e coraggio nei contrasti? Nessuno. E dire che Faouzi ce la sta mettendo tutta. Orgoglioso, tenace, irritato dal protrarsi di una situazione che sperava, lui come tutto il Napoli, risolta da tempo. Il crociato, la rotula, un’altra operazione di pulizia, in seguito il faticoso rientro sul terreno di gioco, nello scorso campionato. Una riabilitazione prosegue, proseguita in mesi in cui ha visto molte volte le gare dalla panchina. Da qui la scelta: rinunciare alla convocazione estiva per la Coppa d’Africa, in seguito vinta dalla sua Algeria, per proseguire il lavoro individuale, pure in vacanza. Durante la preparazione estiva, a Dimaro, sembrava fra i più freschi, ricaricato. Bene in due di amichevoli in seguito, allorchè il ritmo si è alzato, un’altra volta in imbarazzo.
ANCELOTTI LO ATTENDE – Con la Juventus Douglas Costa ha cinicamente messo in luce tutti i difetti del Ghoulam attuale, che si possono riassumere in una laconica frase: non (pare) avere più il passo. Ciò che serve per tenere in velocità uno come l’esterno della Juve. Imbolsito, tuttavia macchinoso nell’eseguire automatismi che la vecchia macchina da guerra avrebbe concluso in un attimo. 45’ minuti, in seguito il cambio con Mario Rui, che ha contribuito, può sembrare esagerato a dirsi, a cambiare la gara, in seguito tuttavia persa, seppur al fotofinish. Il timido Ghoulam visto con i bianconeri, incerto nei contrasti, poco audace in fase offensiva, non serve a Carlo Ancelotti. Lo sa pure Faouzi, che da professionista d’esempio prosegue ad allenarsi, non si ferma. Ha rifiutato, in queste ultime giornate, un’altra chiamata del ct dell’Algeria (“Mi ha riferito che non è tuttavia pronto fisicamente”) per rimanere a Castel Volturno a lavorare. Questa copia sbiadita, malinconica, del esterno sinistro di difesa che aveva stregato mezza Europa può essere chiusa a chiave in un cassetto. Ancelotti ci crede e prosegue ad aspettarlo: Ghoulam adesso non può permettersi di mollare.
@andreasereni90
Image:Getty
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