Torna il sereno in casa Benevento. Il pareggio ottenuto contro lo Spezia, la presenza costante del patron Oreste Vigorito, l’abbraccio fra Roberto Insigne e Pasquale Schiattarella dopo la lite della scorsa settimana e il margine di vantaggio sulla zona retrocessione rappresentano elementi di grande importanza per la compagine giallorossa che, a questo punto, affronterà la Fiorentina per la classica partita della vita. I viola sono in grossa difficoltà , furono già battuti all’andata e non hanno avuto grossi miglioramenti con il ritorno in panchina di Cesare Prandelli. Proprio per tale motivo mister Inzaghi sta caricando la squadra e potrebbe proporre un 4-3-1-2 a trazione anteriore per la prima volta in campionato, con Gaich e Lapadula in coppia e un trequartista (Viola o Caprari) alle loro spalle. A frenare le ambizioni offensive potrebbe pertanto essere la cronica emergenza nel reparto arretrato, unica nota stonata di questa settimana. Letizia, come noto, ha subito un altro infortunio e l’orientamento è quello di non correre il rischio, lesione muscolare pure per Depaoli che starà fermo per un mese e rientrerà direttamente ad aprile, da valutare le condizioni di Foulon, mentre per Tuia erano solo crampi e sarà disponibile. Non è da escludere si chieda un ulteriore sacrificio ad Improta che, quest’anno, ha agito pure in veste di esterno basso e con discreti risultati. Intanto c’è un giocatore che sogna l’esordio. Si tratta di Pier Graziano Gori che, nell’intervista concessa a OttoChannel, ha svelato il doppio sogno nel cassetto: la salvezza e la presenza sul terreno di gioco nella partita con il Crotone. Un avversario non casuale, dal momento che molti anni fa un gol di Calil gelò il Vigorito e rimandò la festa per la promozione in B fra mille polemiche. E un giocatore che ha sposato la causa giallorossa accettando pure il ruolo di terzo portiere meriterebbe davvero questa opportunità .
Image:Getty
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