L’Udinese ottiene un pareggio contro il Genoa e conferma di essere sulla strada giusta per crescere, pur non riuscendo a chiudere una volta per sempre il discorso salvezza. I friulani confermano un netto miglioramento dal giudizio caratteriale, rimontando di nuovo l’iniziale svantaggio. Come successo a Parma, i bianconeri sono riusciti a tenere la rotta nonostante il gol del consueto Pandev, che ha nell’Udinese una delle sue vittime preferite (sesta rete). La truppa di Gotti ha proseguito a giocare come sa, lavorando tuttavia sui nuovi schemi nati con l’arrivo di Llorente e l’addio di Lasagna. La presenza del Re Leone porta a una responsabilizzazione ulteriore di calciatori come De Paul e Pereyra, che non a caso appongono la loro sigilla sul pareggio.
Il Tucumano nello specifico, come già sottolineato, si sta rivelando decisivo in queste settimane grazie ai suoi spunti, che completano l’inventiva di De Paul. Un altro punto firmato dagli argentini e che permette di vedere un rassicurante +11 in classifica sulla terzultima, che è il Cagliari dopo il successo del Torino nel recupero contro il Sassuolo. Chiaramente a questo punto ora un pizzico di dispiacere per alcuni punti persi in modo grossolano ci sta, pure perché con quelli si potrebbe parlare a questo punto di una formazione capace di competere con Verona e neroverdi, considerate le due underdog del campionato. D’altro canto, come ribadito dal patròn Giampaolo Pozzo a Udinese TV, l’obiettivo è prima o in seguito riassestarsi in maniera definitiva fra le prime dieci d’Italia com’è stato nei primi anni 2000.
Una stagione dunque che deve gettare le basi per il futuro, con un tecnico, Gotti, che pare aver finalmente interrotto quell’incertezza sulla panchina durata per circa 7 anni. A questo punto è la guida perfetta per un team che ha ricominciato a far maturare pure giovani oltre che a mostrare il talento di calciatori già conosciuti come Pereyra o Deulofeu (opportuno dello spagnolo, tornerà dopo la sosta). Sicuramente in seguito molto lo farà il mercato, Musso e De Paul sono già richiestissimi da club di prim’ordine e un’offerta di quelle importanti sarebbe difficile da rifiutare. I friulani intanto vogliono completare quest’annata con più punti possibile, magari per vincere contro quei 45 punti del 2019/2020 che rappresentano il “primato” nell’era post Guidolin. In seguito sarà necessario programmare al meglio la prossima annata, ove l’Udinese vorrà dare tuttavia più concretezza ai segnali di risveglio mostrati di recente.
Una stagione dunque che deve gettare le basi per il futuro, con un tecnico, Gotti, che pare aver finalmente interrotto quell’incertezza sulla panchina durata per circa 7 anni. A questo punto è la guida perfetta per un team che ha ricominciato a far maturare pure giovani oltre che a mostrare il talento di calciatori già conosciuti come Pereyra o Deulofeu (opportuno dello spagnolo, tornerà dopo la sosta). Sicuramente in seguito molto lo farà il mercato, Musso e De Paul sono già richiestissimi da club di prim’ordine e un’offerta di quelle importanti sarebbe difficile da rifiutare. I friulani intanto vogliono completare quest’annata con più punti possibile, magari per vincere contro quei 45 punti del 2019/2020 che rappresentano il “primato” nell’era post Guidolin. In seguito sarà necessario programmare al meglio la prossima annata, ove l’Udinese vorrà dare tuttavia più concretezza ai segnali di risveglio mostrati di recente.
Image:Getty
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