Roma-Napoli 0-0
Termina senza gol la partita dell’Olimpico fra Mourinho e Spalletti. Il racconto dell’incontro di NC24.
Roma-Napoli 0-0
Termina senza gol la partita dell’Olimpico fra Mourinho e Spalletti. Il racconto dell’incontro di NC24.
Grandi motivazioni ed esclusioni rumorose
Una cornice spettacolare, rumorosa, 50mila anime pronte a far cambiare discorso alla Roma in quel dell’Olimpico. In presenza di, tuttavia, il peggiore della squadra avversaria, il Napoli del grande ex Spalletti in clamorosa forma, con otto vittorie nelle prime otto di Serie A. Più che agli undici sul terreno di gioco, presentemente delle formazioni ufficiali, l’attenzione va alle panchine, a quella giallorossa e a chi manca. Cinque gli epurati dallo Special One dopo la figuraccia col Bodo/Glimt: Kumbulla, Reynolds, Diawara, Villar e Mayoral sono rimpiazzati da giovani della Primavera. Premesse piccanti, dunque.
Una Roma da battaglia nella prima frazione di gare
Spinta dal suo pubblico, la Roma parte forte sul pedale del ritmo e al minuto 7 ecco il primo squillo sull’asse Cristante-Karsdorp-Pellegrini con tiro del capitano deviato provvidenzialmente da Koulibaly. Sul seguente angolo in seguito Zaniolo non colpisce bene. Al 20’ primo tentativo Napoli ma il tiro-cross di Politano su punizione è tutt’altro che convinto, prima della più grande possibilità del primo tempo. Capita sui piedi di Abraham, poco prima vicino ad uscire per problemi fisici, e al 28’ spedito sulla via del gol da Cristante: il punto di riferimento in attacco di casa apre troppo il destro e manda fuori. Dunque si svegliano pure gli uomini di Spalletti: al 32’ mancino largo di Zielinski, in seguito doppia possibilità per Insigne, che al 39’ colpisce con troppa potenza e al 45’ spedisce troppo debolmente fra le braccia di Rui Patricio. Prima e dopo Osimhen sotto i riflettori: prima è murato da Rui Patricio in sospetto fuorigioco (39’) in seguito, nel recupero, rischia qualche cosa con una reazione nervosa su Mancini. Rientra tutto, in questo modo come fanno i protagonisti dell’incontro negli spogliatoi per l’intervallo. A fine primo tempo è 0-0 all’Olimpico, con una Roma ad intensità maggiore ma non sempre precisa dinanzi e un Napoli apparso presente solo a tratti.
Calano le opportunità, non le emozioni
Il primo quarto d’a questo punto di ripresa scorre via senza sussulti, col Napoli che fa la sfida. Al minuto 60 potrebbe raccoglierne i frutti, ma è stoica la resistenza giallorossa: Osimhen è fermato prima da Mancini e in seguito da Ibanez per il tap-in su cross di Politano, in seguito è viceversa Karsdorp a bloccare il tentativo a botta sicura di Mario Rui. Non appena il dolorante Mancini si riprende, corner e altro legno, con la traversa superiore scheggiata dal colpo di testa di Osimhen. Dunque, dopo una mezz’a questo punto di sosta poco giustificata, ritorna la Roma: al 65’ Mkhitaryan calcia centrale prima di uscire, in seguito, dopo un tiro inoffensivo di Pellegrini (70’) la succulenta palla messa dentro dal capitano giallorosso e incornata da Mancini da ottima posizione al 72’. Fuori, per la disperazione dei tifosi di casa. Da lì la sfida rallenta tuttavia, e vive un’esplosione emotiva nell’espulsione di Mourinho, cacciato con doppia ammonizione da Massa all’80’. Dunque un’ultima possibilità per parte, con Osimhen che si vede annullare per fuorigioco il possibile gol-vittoria di testa all’88’, con decisione confermata pure dal VAR, ed El Shaarawy che sigilla l’ultima conclusione dell’incontro, un destro centrale e non troppo insidioso per Ospina. Finisce dunque 0-0 fra Roma e Napoli, e a sorridere più d’ogni altro è Stefano Pioli dal momento che il suo Milan ora condivide il primato in classifica con gli azzurri campani.
Image:Getty
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