Arthur Theate, difensore del Bologna, ha conversato ai microfoni del sito ufficiale del club felsineo: “Penso che in 11 contro 9 non fosse facile sabato tenere testa al Milan. Abbiamo dovuto correre molto oltre, ma nonostante le due espulsioni penso che abbiamo fatto uno sforzo di squadra, dimostrando mentalità, ciascun uomo di noi ha fatto una corsa in più per aiutare i compagni e fino tutto sommato eravamo sicuri di portare a casa dai punti. Non ci siamo riusciti ma la mentalità è quella giusta. Grazie pure ai tifosi che ci hanno sostenuto fino tutto sommato, è stato molto bello. All’intervallo eravamo già sotto di due gol, di conseguenza non era facile. Dovevamo mantenere un atteggiamento positivo: nello spogliatoio nessuno era giù, eravamo tutti fiduciosi. Ci siamo detti che c’era una sola cosa da fare: stare compatti e segnare un gol il più velocemente possibile per instillare in loro dei dubbi. Dopo il primo gol eravamo tutti più fiduciosi, ed è giunto pure il secondo. Dopo per 20/25 minuti abbiamo difeso forte, con carattere. Potevo fare il 3-2, ma non era facile. C’era pure Arnautovic dietro di me che avrebbe potuto colpire di testa. La mia prestazione ad ogni modo è stata importante quanto quella della squadra”.
Arthur Theate, difensore del Bologna, ha conversato ai microfoni del sito ufficiale del club felsineo: “Penso che in 11 contro 9 non fosse facile sabato tenere testa al Milan. Abbiamo dovuto correre molto oltre, ma nonostante le due espulsioni penso che abbiamo fatto uno sforzo di squadra, dimostrando mentalità, ciascun uomo di noi ha fatto una corsa in più per aiutare i compagni e fino tutto sommato eravamo sicuri di portare a casa dai punti. Non ci siamo riusciti ma la mentalità è quella giusta. Grazie pure ai tifosi che ci hanno sostenuto fino tutto sommato, è stato molto bello. All’intervallo eravamo già sotto di due gol, di conseguenza non era facile. Dovevamo mantenere un atteggiamento positivo: nello spogliatoio nessuno era giù, eravamo tutti fiduciosi. Ci siamo detti che c’era una sola cosa da fare: stare compatti e segnare un gol il più velocemente possibile per instillare in loro dei dubbi. Dopo il primo gol eravamo tutti più fiduciosi, ed è giunto pure il secondo. Dopo per 20/25 minuti abbiamo difeso forte, con carattere. Potevo fare il 3-2, ma non era facile. C’era pure Arnautovic dietro di me che avrebbe potuto colpire di testa. La mia prestazione ad ogni modo è stata importante quanto quella della squadra”.
Stasera il Napoli, che ha iniziato molto bene la stagione. Che partita si aspetta?
“Mi aspetto una partita molto dura, perché il Napoli è una formazione forte quanto il Milan. Giochiamo fuori casa e non sarà facile, ma penso che se mostriamo lo stesso carattere dell’ultima partita, ci possiamo attendere tutto il possibile. Abbiamo fiducia, adesso sappiamo pure di essere difficili da battere, giochiamo bene, l’uno per l’altro. Sarà dura ma mi aspetto di andare là non per guardare il match, ma per cercare di ottenere punti”.
Cosa le piace di Bologna?
“Sono molto contento in città, sia fuori che dentro al campo. Faccio qualche passeggiata in centro, mi è molto gradito. Sono tutti molto carini e gentili, sto molto benissimo. Sono uno insignificante, faccio il mio lavoro al campo e in seguito vado a casa, qui c’è la mia famiglia. Vivo in modo molto normale, al massimo vado al ristorante. Sono un tipo calmo, pure se visto sul terreno di gioco non sembro in questo modo”.
C’è qualche aneddoto legato ai suoi capelli, molto particolari?
“Da ragazzo mio padre voleva che li tenessi sempre corti, ma fin dal momento in cui ho potuto decidere ciò che volevo li ho lasciati crescere, per cambiare. Erano ricci e mi piacevano. Ora li tengo in questo modo, mi piacciono e sono una parte di me”.
Image:Getty
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