“Mi piacerebbe andare in un club più grande”. Come al consueto, la sosta per le nazionali diventa foriera di dichiarazioni che sotto l’ombrello dei club difficilmente arriverebbero. È il caso di Hirving Lozano, che dal Messico lo ha riferito chiaro e tondo: il Napoli è un grande club, ma aspira a qualche cosa di qui. Dichiarazioni che a un ragazzo di 26 anni, con la comprensibile ambizione di arrivare al top, si potrebbero pure perdonare, se non fosse per due di particolari. Intanto, il momento di una stagione che per gli azzurri potrebbe pertanto essere quella giusta: la classifica dice che, meglio del Napoli, adesso in Serie A non ci sta nessuno. Ma in maggior misura per un altro motivo.
“Mi piacerebbe andare in un club più grande”. Come al consueto, la sosta per le nazionali diventa foriera di dichiarazioni che sotto l’ombrello dei club difficilmente arriverebbero. È il caso di Hirving Lozano, che dal Messico lo ha riferito chiaro e tondo: il Napoli è un grande club, ma aspira a qualche cosa di qui. Dichiarazioni che a un ragazzo di 26 anni, con la comprensibile ambizione di arrivare al top, si potrebbero pure perdonare, se non fosse per due di particolari. Intanto, il momento di una stagione che per gli azzurri potrebbe pertanto essere quella giusta: la classifica dice che, meglio del Napoli, adesso in Serie A non ci sta nessuno. Ma in maggior misura per un altro motivo.
Ma Lozano ha giusto qualche cosa ancora del Napoli? Se a livello internazionale quello napoletano può pure non considerarsi un club di primissima fascia, il punto è chiedersi quanto abbia fatto il Chucky per meritare il salto di categoria. “Più grande” del Napoli, in giro per l’Europa, ci sta tuttavia oggettivamente poco: i dodici club della Superlega, ma forse neanche tutti (Arsenal e Tottenham?), Bayern Monaco, Paris Saint-Germain. In seguito la lista è finita. E, del Napoli, Lozano è stato uno degli acquisti più costosi: 35 milioni di euro nel 2019. Dal suo arrivo dall’Olanda, il messicano non è a onor del vero riuscito a imporsi al massimo. Lo certifica un aspetto: per quanto il termine nel calcio moderno abbia un valore relativo, nella giornata odierna Lozano è una riserva nella squadra di Spalletti, con Politano e Insigne nettamente oltre nelle gerarchie.
Infortuni e buoni momenti, mai l’exploit. Approdato nella complicata annata di Ancelotti prima e Gattuso dopo, sin dall’inizio Lozano non è del resto riuscito a diventare un regular: guardando al mero dato numerico, la stagione 2018/2020 la chiuse giocando un terzo dei minuti complessivi agli ordini del Napoli. Meglio il campionato successivo, allorchè il suo spazio (minuti alla buona) è salito giunto a circa la metà di quanto avrebbe potuto giocare, con un netto miglioramento nel rendimento: 15 gol, cinque assist, qualche infortunio di troppo a minarne la continuità. Nella stagione in corso, come detto, i due compagni gli partono dinanzi. Chucky ha trovato tuttavia spazio (metà dei minuti agli ordini, otto gare su sedici giocate da titolare), ma pure in questo caso il suo rendimento rimane buono, non certo super: 3 gol e due assist totali. Per ambire a qualche cosa di meglio, forse, servirebbe prima dare qualche cosa ancora.
Stagione 2019-2020
Gare giocate: 36.
Gol: 5.
Assist: 2.
Minuti totali sul terreno di gioco: 1.508.
Minuti totali Napoli: 4.590.
Image:Getty
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