Il primo dentro o fuori dell’anno finisce con Luciano Spalletti in tuffo sul campo praticamente allagato e la squadra che festeggia il 3-2 al Leicester – che vale gli spareggi d’Europa League contro le terze della Champions – in un abbraccio quasi liberatorio. Al Napoli effettivamente sembrava nuovamente andare tutto storto: nonostante un ottimo avvio con i gol di Ounas e di Elmas, la squadra di Spalletti viene ripresa pur concedendo poco o niente su due palle inattive verso il trentesimo minuto che portano ad una conclusione ravvicinata di Evans dopo una deviazione ed un tiro da fuori di Dewsbury-Hall. Dopo l’altro duro colpo a fine primo tempo: out Lozano per un colpo violentissimo al volto, sostituito da Malcuit per l’indisponibilità pure di Politano a complicare un momento già difficilissimo senza 7 elementi.
Il primo dentro o fuori dell’anno finisce con Luciano Spalletti in tuffo sul campo praticamente allagato e la squadra che festeggia il 3-2 al Leicester – che vale gli spareggi d’Europa League contro le terze della Champions – in un abbraccio quasi liberatorio. Al Napoli effettivamente sembrava nuovamente andare tutto storto: nonostante un ottimo avvio con i gol di Ounas e di Elmas, la squadra di Spalletti viene ripresa pur concedendo poco o niente su due palle inattive verso il trentesimo minuto che portano ad una conclusione ravvicinata di Evans dopo una deviazione ed un tiro da fuori di Dewsbury-Hall. Dopo l’altro duro colpo a fine primo tempo: out Lozano per un colpo violentissimo al volto, sostituito da Malcuit per l’indisponibilità pure di Politano a complicare un momento già difficilissimo senza 7 elementi.
La reazione del secondo tempo
Come sottolineato da Spalletti nel post, la reazione del Napoli nel secondo tempo è da squadra molto forte. “La sfida ci fornirà una radiografia della nostra anima”, aveva detto l’allenatore alla vigilia e la squadra con grande spirito concretizza un buon inizio di ripresa con il terzo gol di Elmas, dopo una sovrapposizione di Di Lorenzo premiato da Malcuit che testimonia pure l’importanza del cambio modulo offerto nuovamente da Spalletti. Dopo la reazione del Leicester, ma pure la stanchezza degli azzurri – con il solo cambio di Mertens al servizio – porta alla quasi naturale sofferenza finale.
Il successo delle seconde linee
L’ammissione agli spareggi porta la sigilla di tantissimi elementi rivalutati da Spalletti. Con solo 13 calciatori al servizio (più Manolas entrato nel finale), ottime risposte sono arrivate da Ounas, messo in campo da titolare, ma pure da Petagna, protagonista nelle prime due gol e di un finale da leone nel proteggere palla, ma pure di Malcuit offerto nuovamente da esterno alto o da Juan Jesus in grande crescita in mezzo alla zona difensiva. Oltre al secondo posto raddrizzando il girone, Spalletti può essere soddisfatto per aver allungato un organico che servirà nella seconda parte dell’anno.
Image:Getty
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