Dalla vittoria di Milano al ko interno con lo Spezia. Il Napoli perde senza subire un tiro nello specchio (autogol di Juan Jesus), facendo impazzire pure le agenzie di statistiche perché mai prima d’adesso c’era stata una vittoria in Serie A senza un tiro in porta (per lo meno fin dal momento in cui vengono raccolti i dati), ma in maggior misura riaprendo i giochi Champions con la Juventus che accorcia a -5 prima dello scontro diretto dello Stadium che aprirà il nuovo anno. A preoccupare, ma, è la sterilità offensiva che era affiorata già contro l’Empoli e che l’affermazione di Milano (grazie ad un colpo di testa su corner) aveva soltanto nascosto.
Dalla vittoria di Milano al ko interno con lo Spezia. Il Napoli perde senza subire un tiro nello specchio (autogol di Juan Jesus), facendo impazzire pure le agenzie di statistiche perché mai prima d’adesso c’era stata una vittoria in Serie A senza un tiro in porta (per lo meno fin dal momento in cui vengono raccolti i dati), ma in maggior misura riaprendo i giochi Champions con la Juventus che accorcia a -5 prima dello scontro diretto dello Stadium che aprirà il nuovo anno. A preoccupare, ma, è la sterilità offensiva che era affiorata già contro l’Empoli e che l’affermazione di Milano (grazie ad un colpo di testa su corner) aveva soltanto nascosto.
Attacco in crisi
Se la tattica di difesa tutto sommato tiene botta (un rimpallo di nuca ed un autogol sfortunato su pochissimi tiri subiti negli ultimi due ko), prosegue a mancare viceversa l’offensiva. Con lo Spezia che chiudeva i varchi centralmente, lasciando sistematicamente l’uno contro uno sull’esterno, erano chiamati a determinare Lozano e Politano, fermi rispettivamente al gol contro la Fiorentina ed addirittura a quello contro la Juventus di settembre. Ed il penalty in movimento a porta vuota calciato debolmente da Lozano fotografa bene le complicazioni nell’area piccola. I due, ma, faticano ad incidere pure per ciò che riguarda gli assist e le giocate decisive.
I cambi di Spalletti fanno discutere
L’uscita di Mertens all’intervallo (“per avere maggiore fisicità in area”), ha tolto al Napoli uno dei pochi attaccanti con una buona percentuale realizzativa, inserendo Petagna che s’è palesato utile come centravanti di manovra più che come bomber (è fermo al gol col Genoa che dopo portò la squadra a trattenerlo). Stesso discorso per il cambio di Zielinski o per i subentri tardivi di Ounas e in maggior misura Elmas, subito pericoloso con un diagonale ed una traversa: si tratta dei calciatori che con i loro gol hanno tenuto in piedi il Napoli in quest’ultimo mese.
Image:Getty
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