“Non pensiamo all’importanza del club che abbiamo dinanzi, c’è il rischio di intimorirsi. Pensiamo alla nostra qualità ed al nome che portiamo”. Alla vigilia del match del Camp Nou, Luciano Spalletti ha respinto particolari discorsi sul blasone del Barcellona, incentrando il consueto incontro con i giornalisti sulla necessità di esprimere il proprio calcio su ogni campo senza farsi influenzare o timori reverenziali: “Se abbiamo l’ambizione di arrivare fino alla fine, e dare gratificazione ai nostri tifosi che ci seguiranno in parecchi pure domani, dobbiamo essere sempre pronti. Non possiamo scegliere il contesto. Tramite queste partite qui – ha proseguito -, possiamo avere risposte su noi stessi”, le parole del tecnico per la gara al Barça di Xavi, che vive una fase di rinnovamento, ma che s’è rinforzato a gennaio, sta crescendo nel gioco e non a caso nelle ultime sei giornate ha fatto più punti di tutti in Liga.
“Non pensiamo all’importanza del club che abbiamo dinanzi, c’è il rischio di intimorirsi. Pensiamo alla nostra qualità ed al nome che portiamo”. Alla vigilia del match del Camp Nou, Luciano Spalletti ha respinto particolari discorsi sul blasone del Barcellona, incentrando il consueto incontro con i giornalisti sulla necessità di esprimere il proprio calcio su ogni campo senza farsi influenzare o timori reverenziali: “Se abbiamo l’ambizione di arrivare fino alla fine, e dare gratificazione ai nostri tifosi che ci seguiranno in parecchi pure domani, dobbiamo essere sempre pronti. Non possiamo scegliere il contesto. Tramite queste partite qui – ha proseguito -, possiamo avere risposte su noi stessi”, le parole del tecnico per la gara al Barça di Xavi, che vive una fase di rinnovamento, ma che s’è rinforzato a gennaio, sta crescendo nel gioco e non a caso nelle ultime sei giornate ha fatto più punti di tutti in Liga.
L’attesa per Osimhen
E’ il grande dubbio. Ieri il nigeriano non s’è allenato, a scopo precauzionale per un ginocchio un po’ gonfio, ma è partito con la squadra e Spalletti solo dalle risposte che avrà durante il mattino prenderà una decisione se schierarlo dall’inizio della gara o preservarlo per la seconda parte di gara. Pure Xavi ha sottolineato l’importanza di Osimhen per il Napoli, a maggior ragione in Europa contro avversarie iper-offensive che lasciano tanto campo, e Spalletti fino in ultimo lo aspetterà, ma senza prendersi rischi includendo nella considerazione che scalpita il signor Dries Mertens.
Come minimo tre novità di formazione
Out Lobotka, Politano e Lozano, oltre a Tuanzebe non in lista Uefa, e sono quasi naturali diversi avvicendamenti. Iniziando da Meret fra i pali, come accaduto nel girone, mentre nel reparto arretrato si va verso la conferma di Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui (ma non è da escludere Ghoulam per il portoghese). A centrocampo c’è il ritorno di Anguissa dall’inizio con Fabian ed nel reparto avanzato Elmas partirà dall’inizio sulla fascia destra, nel terzetto con Zielinski e Insigne. La quarta novità potrebbe pertanto essere Mertens, come detto, invece di Osimhen.
Image:Getty
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