Ieri giorno di riposo concesso da Luciano Spalletti, dopo la seduta di lunedì, e quest’nella giornata odierna l’allenatore del Napoli inizierà a fare sul serio lavorando a delle modifiche per la sua squadra in ottica dell’ostica trasferta di Verona. Al di là del risultato, i segnali arrivati dal ko col Milan sono stati molto negativi per l’incapacità di uscire dai duelli proposti da Pioli e di creare pericoli nel reparto avanzato con Osimhen apparso nuovamente troppo isolato. Inevitabile dunque provare ad apportare dei correttivi per poter rilanciare la sua squadra in questa fase finale del campionato.
Ieri giorno di riposo concesso da Luciano Spalletti, dopo la seduta di lunedì, e quest’nella giornata odierna l’allenatore del Napoli inizierà a fare sul serio lavorando a delle modifiche per la sua squadra in ottica dell’ostica trasferta di Verona. Al di là del risultato, i segnali arrivati dal ko col Milan sono stati molto negativi per l’incapacità di uscire dai duelli proposti da Pioli e di creare pericoli nel reparto avanzato con Osimhen apparso nuovamente troppo isolato. Inevitabile dunque provare ad apportare dei correttivi per poter rilanciare la sua squadra in questa fase finale del campionato.
Gol e dribbling sugli esterni
Insigne e Politano sono da tempo i più in imbarazzo. Un solo gol su azione per entrambi, agendo molte volte lontano dalla porta e con l’avversario alle spalle pronto all’anticipo (situazione che il Verona con l’uomo su uomo a tutto campo dovrebbe riproporre), e potrebbero pure partire dalla panchina. In soccorso c’è il ritorno di Hirving Lozano, più uomo d’area (4 gol nonostante i parecchi infortuni) e capace di puntare l’uomo e strappare in velocità pure per assistere un isolatissimo Osimhen. Salgono pure le quotazioni di Adam Ounas (miglior dribblatore della scorsa stagione), sempre subentrato col piglio corretto dalla panchina, che è un altro elemento con le caratteristiche per uscire dai duelli fisici del Verona.
Più fisicità in mediana
Difficile Spalletti possa rinunciare a Lobotka, pure col Milan fra i pochi da salvare per la capacità di uscire dalla pressione e combinare qualità e dinamismo. Chi soffre questo tipo di partite, come visto pure col Milan, è più che altro Fabian Ruiz e non è da escludere che possa rimanere nella fase iniziale fuori. Potrebbe toccare ad Anguissa per avere maggiore fisicità, interdizione e controllo del pallone pure sotto pressione, ma l’allenatore in queste ultime giornate potrebbe lavorare pure a soluzioni diverse nella costruzione con l’arretramento (o il sacrificio) di Zielinski per un 4-3-3: da un lato eviterebbe l’inferiorità numerica al centro al campo e dall’altro permetterebbe di alzare ed avvicinare gli esterni ad Osimhen.
Image:Getty
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