Nel momento più complicato Luciano Spalletti è stato capace di reinventare il suo Napoli. A Verona è scesa sul terreno di gioco una formazione con un piano-gara molto chiaro, accompagnando ancora Osimhen in verticale e fraseggiando molto meno del consueto per non esaltare il punto di forza dei gialloblù della pressione alta, ma pure uomini più congeniali per quel tipo di calcio. Non ci sono intoccabili ed l’allenatore dei partenopei l’ha confermato lasciando fuori Lorenzo Insigne e Piotr Zielinski, reduci da gare deludenti in scenari tattici circa simili. E con l’intera rosa agli ordini (ad eccezione di Petagna, Malcuit e Meret), la situazione potrebbe diventare una costante.
Nel momento più complicato Luciano Spalletti è stato capace di reinventare il suo Napoli. A Verona è scesa sul terreno di gioco una formazione con un piano-gara molto chiaro, accompagnando ancora Osimhen in verticale e fraseggiando molto meno del consueto per non esaltare il punto di forza dei gialloblù della pressione alta, ma pure uomini più congeniali per quel tipo di calcio. Non ci sono intoccabili ed l’allenatore dei partenopei l’ha confermato lasciando fuori Lorenzo Insigne e Piotr Zielinski, reduci da gare deludenti in scenari tattici circa simili. E con l’intera rosa agli ordini (ad eccezione di Petagna, Malcuit e Meret), la situazione potrebbe diventare una costante.
Ogni partita è diversa
“Zielinski deve fare lo Zielinski, allenarsi tuttavia con più forza se non gioca una partita. Ma è normale che uno non giochi una partita in una rosa come quella del Napoli”, quanto detto da Spalletti dopo il successo di Verona. Ed il polacco, in questo modo come Insigne, potrebbe subito rientrare contro l’Udinese, una gara diversa contro un avversario che fuori casa molte volte propone un blocco difensivo basso e che conseguentemente richiede maggiore qualità e pazienza nel fraseggio pure nello stretto.
Un solo titolare inamovibile
Stesso discorso per il reparto centrale, offerto a tre a Verona, ma che col ritorno di Zielinski vedrebbe Anguissa finire in ballottaggio con Fabian o perché no pure Lobotka, ora ma forse oltre di tutti nelle gerarchie. Oppure gli esterni con Lozano alternativa pure a sinistra a Insigne e non più soltanto a Politano. L’unico davvero inamovibile per adesso pare essere Osimhen, vero trascinatore della squadra e con una media minuti/gol come i più grandi del campionato.
Image:Getty
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