Il Napoli è atteso da un vero e proprio dentro o fuori per la corsa Scudetto. Dopo il pesantissimo ko interno con la Fiorentina (il quinto casalingo a fronte di una sola sconfitta esterna), la squadra di Luciano Spalletti ospita la Roma in una gara in cui non ha più margine d’errore, includendo nella considerazione pure le vittorie delle milanesi negli anticipi, e per rimanere agganciato al treno delle prime dovrà prima ogni cosa riconquistare il fattore campo: gli azzurri hanno soltanto il settimo rendimento interno del campionato, a fronte viceversa del primo esterno, ed un altro risultato negativo li taglierebbe in maniera definitiva fuori.
Il Napoli è atteso da un vero e proprio dentro o fuori per la corsa Scudetto. Dopo il pesantissimo ko interno con la Fiorentina (il quinto casalingo a fronte di una sola sconfitta esterna), la squadra di Luciano Spalletti ospita la Roma in una gara in cui non ha più margine d’errore, includendo nella considerazione pure le vittorie delle milanesi negli anticipi, e per rimanere agganciato al treno delle prime dovrà prima ogni cosa riconquistare il fattore campo: gli azzurri hanno soltanto il settimo rendimento interno del campionato, a fronte viceversa del primo esterno, ed un altro risultato negativo li taglierebbe in maniera definitiva fuori.
L’impresa… al Maradona?
Oltre ai 5 ko in campionato (Atalanta, Spezia, Empoli, Milan e Fiorentina), in stagione con EL e Coppa Italia salgono addirittura ad 8 le sconfitte (su 10 complessive) al Maradona e per numeri del genere bisogna tornare alla disastrosa stagione 97/98. Nonostante partite in incredibile emergenza, come contro gli orobici, o incredibilmente sfortunate perdendo senza subire tiri in porta (autogol con lo Spezia e rimpallo con l’Empoli), la differenza di rendimento è tuttavia evidente ed il Napoli dovrà prima ogni cosa ritrovare quella leggerezza e quell’entusiasmo fondamentali nello sviluppo del suo gioco.
Avversario in salute
Non tanto per l’affermazione sul modesto Bodo, quanto per l’entusiasmo che ha generato nella capitale. A onor del vero la Roma è in un buon momento già da parecchio: è l’unica squadra imbattuta in Serie A nelle ultime 11 giornate (con 7 vittorie fra l’altro) e in questo parziale di partite è la squadra che ha pure ottenuto più punti (ben 25). La frenata della Juventus, inoltre, dà ulteriore importanza alla partita del Maradona pure per i giallorossi che proveranno a non lasciare niente di intentato per la lotta al quarto posto che è stata impensabile per quasi tutta la stagione.
Due dubbi di formazione
Spalletti tuttavia senza Di Lorenzo, ma recupera Ounas, Meret e Petagna in panchina oltre ad Anguissa che rientra dopo il turno di squalifica. Il regista si riprenderà il posto al fianco di Lobotka, ed le perplessità di formazione sono due: il primo riguarda chi la spunterà fra Zielinski e Fabian (in questo caso sarebbe 4-3-3) mentre Mertens dietro Osimhen ha possibilità molto più basse. Il secondo vede Lozano insidiare Politano con quest’ultimo tuttavia leggermente avanti. Per il resto pochi dubbi col giovane Zanoli a completare la linea con Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui.
Image:Getty
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