Torna a parlare aurelio de laurentiis. Il patron del napoli, dopo un lungo silenzio, ha rilasciato un colloquio fiume delle sue, toccando vari temi e provando come concetto di fondo a tendere una mano a quella parte di tifoseria che mai l'aveva protestato contro in maniera in questo modo aspra come nell'ultimo periodo. Il passaggio per i tifosi più doloroso è senza ombra di dubbio quello dell'addio a Dries Mertens, pure se ora mai la notizia era solo da ufficializzare: “Allorchè il tifoso mi dice ‘Perché non tieni Mertens?', io posso rispondere che si è offerto per un anno perché sa di avere 35 anni e dopo deve ritirarsi. Se pure lui ne fa una questione solo di vil denaro allora io dopo devo rifiutare. Lo salutiamo? Sì, io gli ho offerto 4,5 milioni lordi e lui ha rifiutato. Allora io l'ho ringraziato, noi non possiamo andare contro la nostra capacità, devo comprare dei giocatori giovani che rappresentino il napoli per le prossime stagioni”, l'indirizzo fornito da ADL.
Torna a parlare Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli, dopo un lungo silenzio, ha rilasciato un colloquio fiume delle sue, toccando vari temi e provando come concetto di fondo a tendere una mano a quella parte di tifoseria che mai l'aveva protestato contro in maniera in questo modo aspra come nell'ultimo periodo. Il passaggio per i tifosi più doloroso è senza ombra di dubbio quello dell'addio a Dries Mertens, pure se ora mai la notizia era solo da ufficializzare: “Allorchè il tifoso mi dice ‘Perché non tieni Mertens?', io posso rispondere che si è offerto per un anno perché sa di avere 35 anni e dopo deve ritirarsi. Se pure lui ne fa una questione solo di vil denaro allora io dopo devo rifiutare. Lo salutiamo? Sì, io gli ho offerto 4,5 milioni lordi e lui ha rifiutato. Allora io l'ho ringraziato, noi non possiamo andare contro la nostra capacità, devo comprare dei giocatori giovani che rappresentino il Napoli per le prossime stagioni”, l'indirizzo fornito da ADL.
Irrompe un giovane della nazionale
Ed uno dei profili che il Napoli sta seguendo è proprio un talento emergente. Si tratta di Giacomo Raspadori del Sassuolo, classe 2000 che potrebbe ricoprire sia il ruolo di vice-Osimhen che di sottopunta nella variante del 4-2-3-1, esattamente come Mertens. L'affare è complesso sia per i costi, circa 30mln di euro, che per la volontà del Sassuolo di trattenerlo nonostante soltanto due anni di contratto. La notizia tuttavia è che l'affare Simeone è tutt'altro che concluso: “Mi è graditissimo. Bisogna vedere che cosa ne pensa spalletti perché forse si complementarizza meno di petagna con Osimhen e noi non dobbiamo giocare col 4-4-2 con due punte”, le parole del patron sul Cholito e su un interesse che vive una fase di riflessione.
Aspettando Kim
L'affare è definito, ma le lungaggini burocratici stanno rinviando il suo arrivo a Castel di Sangro ove spalletti lo attende per inserirlo immediatamente: “Kim arriva? Mi piace l'idea di avere un coreano. Mi auguravo che arrivasse ieri, ma allorchè negozi e ci sono di mezzo determinati avvocati e procuratori i contratti sono complessi e ti chiedono la luna. E tu rimani perplesso: cioè, io dovrei pagargli le tasse pure in Corea? Quello è stato in Turchia, con tutta probabilità deve seguire la tassazione fiscale turca credo. Il povero Giuntoli fra un po' diventerà assistente di Tremonti (ride, ndr)”. Intanto, in attesa del sudcoreano, domani parte la campagna abbonamenti con prezzi contenuti, sconti del 30% per le famiglie e del 50% per gli Under 14: un modo per tendere una mano ai tifosi.
Image:Getty
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