Neanche un accenno di stanchezza post-Champions, l’assenza di Kvaratskhelia ed una buonissima Atalanta fermano il Napoli. A Bergamo arriva l’ennesima conferma di un team d’acciaio che aggiunge un altro mattoncino importante al proprio campionato dopo quelli sui campi di Lazio, Roma e Milan, centrando la nona vittoria di fila in campionato e allungando a +6 sulla seconda. Questo Napoli non trema in presenza di agli episodi avversi e nelle difficoltà pare compattarsi ulteriormente, diventare un corpo unico e uscirne sempre più forte e consapevole: è il caso del fallo di mano di Osimhen che viceversa di spianare la strada agli uomini di Gasperini porta alla reazione furiosa degli azzurri, guidata proprio dal nigeriano.
Fa tutto Victor
Fra i saltatori dell’Atalanta è lui a volare fra le nuvole per firmare il pareggio nel momento più complicato del match, quello dell’entusiasmo di avversari e pubblico e capace di esaltare proprio le doti fisiche e d’aggressività della squadra di casa. Victor sposta totalmente l’inerzia prima di spostare letteralmente un colosso come Demiral per servire l’assist ad Elmas – sul terreno di gioco invece di Kvara – per il pesantissimo 2-1 che sgonfia gli orobici che avrà due possibilità importanti nel secondo tempo, ma senza mai dare l’impressione di mettere sotto il Napoli.
Capocannoniere da un gol ogni 90′
Sale a 8 gol in campionato (con 8 partite da titolare), dominando con fisicità e velocità a Bergamo, ma il dato incredibile è che nelle ultime quattro ha trovato la bellezza di sei gol di fila. Includendo nella considerazione i soli 724′ disputati in campionato, ha la media di un gol ogni 90 minuti e – restringendo il periodo soltanto al post-infortunio – il dato scende ad un gol ogni 75′. Numeri da vero e proprio trascinatore, ma al di là dei dati per rendersene conto basta guardarlo subito dopo la rete: con 70′ tuttavia da giocare il suo unico pensiero è riprendere velocemente il gioco e completare la remuntada.
Image:Getty
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