La colonia italiana in MLS non è in questo modo folta, ma ha un peso specifico notevole: i rappresentanti dell’Italia sono tre e tutti hanno un passato rilevante in Serie A, trofei all’attivo in bacheca e un alone da grandi calciatori, oltre a qualche milione sul conto in banca, ad accompagnarli nel salto verso l’America. Chiellini, dei tre, è stato quello con l’impatto meno visibile all’occhio ma più evidente nel risultato finale: il suo Los Angeles FC gli ha effettivamente regalato la possibilità di godere di un trofeo tempo pochi mesi dal suo arrivo, essendosi laureato di recente campione MLS.
La situazione di Toronto, casa degli altri due Federico Bernardeschi e Lorenzo Insigne, era già ampiamente compromessa ora del loro approdo: la formazione canadese non si è qualificata ai playoff, per entrambi ci sarà modo di riprovarci nella prossimo anno, allorchè le danze inizieranno da zero per tutti. Il grande dubbio che accompagna la scelta di vita e di carriera del duo, tuttavia, è: l’essersi eclissati rispetto al grande calcio europeo, finirà per costare loro la Nazionale? A 28 anni per l’ex Juve e 31 per il napoletano, numeri che non sono tuttavia accompagnati dal senso di “fine carriera”, è una domanda più che lecita, e secondo molti la risposta rischia di essere affermativa.
Image:Getty
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