Ad un anno e mezzo dal termine naturale del contratto, fra la Roma e Zaniolo di passi avanti sostanziali non ne sono stati fatti. La pausa per il Mondiale doveva imprimere l’accelerazione definitiva e viceversa al 14 di dicembre la distanza fra domanda e offerta è tuttavia notevole. I discorsi fra Pinto e l’agente continuano, senza tensioni o scontri, ma senza nemmeno fare quegli step che si aspettavano tutti, a Trigoria compresi. Che Nicolò sia un capitale prezioso per la Roma dei Friedkin non è da mettere in forse, in questo modo come la società non è preoccupata dei rumors di mercato intorno al giocatore che lo vedono accostato a Napoli e Juventus. Falsi, in questo modo li bollano dal club, mentre reale è la distanza fra la richiesta dell’entourage di Zaniolo e la valutazione che la Roma fa del ragazzo.
Vigorelli chiede un trattamento se non pari, molto vicino a quello riservato a giocatori come Pellegrini, Abraham e Dybala, ma da Trigoria ci tengono a precisare come per pretendere tali cifre sia necessario avere un riscontro nei numeri di Nicolò. Perché Pellegrini arriva al rinnovo dopo una stagione che vede la Roma arrivare in semifinale di Europa League e dopo confermarsi ad altissimi livelli con Mourinho. Abraham e Dybala hanno uno status diverso e per Zaniolo la sola volontà non basta. Per un accordo da 4 milioni a stagione serve il riscontro del campo, ma Pinto non può tirare troppo la corda, rischiando di portare a scadenza un giocatore che se ceduto darebbe una bella mano ai conti del club.
Image:Getty
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