Intervenuto ai microfoni di ‘TvPlay’, il procuratore del terzino del Napoli Mario Rui ha disquisito del futuro del suo assistito che scorsa settimana ha rinnovato l’accordo fino al 30 giugno 2026: “Sicuramente non è stata la mia intervista a far cambiare idea al patron e a far effettuare il rinnovo de Mario Rui. Il patron l’aveva promesso perché credeva che fosse una cosa giusta e ha mantenuto la parola. Magari si stavano allungando un po’ i tempi per mille altre cose, magari non dovute a Mario Rui ma a parecchi altri aspetti, ma dopo lunghi sforzi lui ha mantenuto la parole come spesso accade fatto e ha rinnovato Mario Rui. Per ciò che riguarda quell’intervista, voi dovete comprendere che chi fa il mio lavoro vive sotto pressione, vive con le ansie dei calciatori che vengono trasferite a me. Vengo messo sotto stress in continuazione e dunque ogni tanto uno può pure fare un’intervista o dire delle parole fuori riga o delle parole un po’ pesanti o inopportune in quel momento, ma sono tutte parole o interviste fatte allorchè una persona è sotto stress”.
Dopo ha aggiunto: “In quella intervista sicuramente sono andato oltre, sicuramente ho detto delle parole fuori posto, sicuramente ho sbagliato il modo di come volevo trasferire determinati concetti, ma tutto questo è stato dovuto non a una strategia e non è stato stato perché io volessi parlare male del Napoli, della squadra della mia città o di De Laurentiis con cui ho un ottimo rapporto, ma sono dovute solo ad una situazione di stress relative al calciomercato, che saltuariamente ti porta ad andare fuori dagli schemi per la tanta tensione che ci sta. Per tale motivo ci tengo a fare le scuse pubbliche al patron De Laurentiis e al dottor Chiavelli che hanno subito una mia intervista fuori luogo. Sicuramente fossi stato più con molta tranquillità, non l’avrei fatta. Ci tengo a fare le mie scuse”, ha sostenuto Mario Giuffredi.
Image:Getty
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