Domani l’esordio di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Italia dopo il terremoto estivo e il saluto di Roberto Mancini. Subito una trasferta con la sfida di Skopje contro la Macedonia del Nord e in queste ultime giornate a Coverciano il nuovo commissario tecnico ha messo in scena diverse prove di formazione. Una certezza, sopra tutti le perplessità che sono e che saranno fra formazione e convocati. Lo schema. Sarà 4-3-3, ovvero la formula che ha fatto le fortune del Napoli del terzo Scudetto. Due esterni d’attacco, un attaccante, due terzini bravi in tutte e due le fasi, un pivot intelligente al centro al campo, due interni capaci di inserirsi, moderni, di segnare e rifinire e due centrali diversi: uno più roccioso, uno più ‘cervello’ e d’impostazione.
Prime ipotesi di formazione verso l’esordio
Certezza fra i pali: ci sara Donnarumma. Idem i terzini: Di Lorenzo è anche in aria di fascia da capitano, lui e Dimarco sono e saranno i padroni degli out della difesa. Al centro più Mancini e Bastoni che i dirimpettai attuali, Casale (primo esordiente di Spalletti) e Romagnoli, ma i due della Lazio hanno palesato affidabilità. Al centro al campo adesso pare che il terzetto sia fatto, solo Cristante sta insediando Locatelli per un eventuale posto da play. La forma di Chiesa porta a pensare che sarà lui il padrone della fascia sinistra, la sintonia sia col ct che con Di Lorenzo che Politano sia dinanzi a Gnonto nel reparto avanzato mentre le gerarchie per ora mettono Raspadori in lizza con Immobile per il ruolo di 9.
Image:Getty
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