Due partite per provare a rientrare nella storia o scriverla diversamente. L’Italia di Luciano Spalletti non ha vie d’uscita, dentro o fuori, Macedonia del Nord e Ucraina diranno in maniera definitiva a che livello è ora la Nazionale azzurra. Lo shock dell’addio di Roberto Mancini, l’arrivo di Luciano Spalletti, ora non ci sono più alibi a cui aggrapparsi e servirà obbligatoriamente passare il turno per conquistare l’obiettivo minimo degli Europei del 2024 in programma in Germania. E per farlo Spalletti è preparato ad affidarsi a ciò che sta in concreto emergendo come il nuovo blocco forte della Nazionale. Quello dell’Inter.
C’era una volta la BBC
Una volta erano in concreto i bianconeri a recitare la parte dei leoni in retroguardia. Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci. La BBC dinanzi a Super Gigi, ora gli anni son passati e anche gli interpreti. L’eredità del portiere che ha finito la carriera a Parma, la sua Parma, l’ha presa Gianluigi Donnarumma, dal Milan al Paris Saint-Germain, ma come minimo quella che si prospetta come una potenziale retroguardia anti Macedonia, profuma molto di nerazzurro.
Rosa in salsa nerazzurra
Con il napoletano Giovanni Di Lorenzo fuori per squalifica, e Davide Calabria tornato fra i convocati ma nuovamente out per infortunio, toccherà presumibilmente a Matteo Darmian occupare la posizione di laterale di difesa destro. Al centro alla difesa toccherà a Francesco Acerbi e sulla sinistra Federico Dimarco. Avrebbe giocato anche Alessandro Bastoni ma si è fermato per un problema al polpaccio destro e giocherà dunque con tutta probabilità Federico Gatti della Juventus. Poco cambia, il senso della questione è che avere un blocco solido di una formazione, considerato che Spalletti ha anche due interni come Nicolò Barella e Davide Brattesi, è uno dei punti da cui ripartire.
Image:Getty
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