Il Bologna che dopo quindici giornate di Serie A è quarto in classifica insieme alla Roma ha in Thiago Motta il suo grande condottiero. Subentrato a stagione in corso durante lo scorso campionato, fu scelto da Giovanni Sartori. Dopo cinque giornate, con la squadra che non aveva tuttavia conquistato vittorie, fu obbligato a prendere una decisione complicatissima: esonerare Sinisa Mihajlovic.
La scelta ricadde su Thiago Motta, allenatore che arriva dall’avventura in Liguria. “L’avevo seguito a La Spezia perché lì avevamo tre calciatori atalantini, inoltre trovavo interessanti Nzola e Kiwior. Mi aveva colpito il calcio che proponeva: coraggioso, propositivo. Mi sono fatto un’idea più precisa mandando uno dei miei collaboratori a seguirlo per una settimana”, ha spiegato Sartori qualche mese fa interrogato proprio sulla scelta Motta. “E’ un grande comunicatore, molto diretto e deciso con la squadra, arriva subito ai ragazzi”.
Presa la squadra alla settimana giornata, conquista 48 punti in 32 giornate figlie di buone prestazioni e di un gioco ben riconoscibile. Qualità che spingono Aurelio De Laurentiis, dopo la separazione da Luciano Spalletti, a contattarlo. Ma Motta dirà no per continuare il suo percorso emiliano. “Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha ritenuto il rischio di dover prendere il posto di un allenatore che ha aveva fatto ciò che ha fatto”, ha svelato a ottobre inoltrato De Laurentiis.
Motta in quell’opportunità decise di rimanere a Bologna. Ma la prossima estate allorchè parecchi top club cambieranno allenatore, non solo il Napoli, lo scenario quasi certamente cambierà. In maggior misura per tale motivo motivo non c’è nella giornata odierna l’accordo per il rinnovo del contratto prossimo al termine il prossimo 30 giugno: Motta è nel mirino di tutte le big della Serie A e solo un Bologna protagonista pure in Europa a partire dalla prossima estate potrebbe fargli cambiare idea.
Image:Getty
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