Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, non ha fatto drammi dopo la sconfitta in Supercoppa Italiana contro l’Inter, annunciando pure novità di mercato: “Vedo un Napoli che, anche aspettando che entrino le nuove forze dal mercato, cioè i due calciatori che sono arrivati e non hanno avuto tempo di allenarsi, oltre ad altri due che arriveranno, più Olivera, Anguissa e Osimhen, vedo un Napoli dicevo che sta trovando la strada giusta. L’Inter è prima in classifica: non abbiamo sfigurato, mi è sembrata una strada sempre forte ma imprecisa. Ai tifosi dico di stare sereni e calmi, perché il Napoli sta tornando”.
Mazzarri ha saltato la premiazione e non parla. L’espulsione di Simeone ha cambiato l’incontro? ”No, penso che l’episodio sia, allorchè arrivi al novantesimo e hai resistito freneticamente, in seguito può capitare tutto il possibile. Ammesso e non concesso che fossimo arrivati al 95esimo sul pari e in seguito avessimo perso ai rigori, avresti sempre perso. Io non parlo dell’arbitraggio: mi pare diventata una specie di guerra del carciofo, che sfogliamo foglia dopo foglia e in seguito il gambo ove va? Dobbiamo difendere gli arbitri, ammettere come fanno loro stessi che c’è una classe arbitrale da riformare, ma sostenendola e non combattendola. Il muro contro muro non aiuta: dobbiamo sederci con Lega e FIGC, insieme a Rocchi, e trovare una modalità. Con Rocchi prima dell’incontro ho disquisito per molto tempo, in maniera distesa ed educata, del VAR.
Loro si nascondono dietro a un dito, dicono che vanno dette alla FIFA o alla UEFA, tuttavia le istituzioni calcistiche che ci stanno a fare? Solo a rompere i coglioni? Servono a stimolare l’aggregazione. Io ne parlavo pure con gente in politica: gli facevo notare che loro ci considerano dei rompicoglioni, ma per la verità noi siamo 27 milioni di tifosi, che se fondassimo un partito la butteremmo giù dura”.
Il consueto incontro con la stampa di De Laurentiis.
Image:Getty
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