Ospite di TuttoCagliari.net, l’ex difensore del Napoli Fabiano Santacroce parla del pareggio ottenuto dai sardi contro i campioni d’Italia: “Il Cagliari si è guadagnato il punto, in maggior misura perché è rimasto in partita nonostante lo svantaggio e non ha mai mollato fino all’ultimo secondo del recupero. Il Napoli ha avuto diverse possibilità per raddoppiare, ma non è riuscito a chiudere i conti. Peccato mortale, perché sappiamo tutti che il Cagliari è una formazione viva e coriacea”.
I sardi hanno sorpreso gli azzurri nella prima parte della gara: “Il Cagliari è una formazione che può permettersi di approcciare le gare in questo modo. Certo, i rossoblù devono stare attenti a non scoprirsi troppo e curare con grande meticolosità la tattica di difesa, ma hanno ampiamente palesato di poter aggredire la squadra avversaria col pressing alto, risultando in questo modo più pericolosi. Per questa ragione ben vengano questa mentalità e questo atteggiamento”.
Marcatura a uomo o a zona: “Io personalmente sono per la marcatura a uomo. Tuttavia dipende, perché non tutti i giocatori del reparto arretrato sanno marcare a uomo. Davanti, di questi tempi sono sempre meno i centrali e i terzini capaci di interpretare al meglio questo tipo di marcatura. Per cui, applicandola, si rischia di fare più danni che altro. Ripeto, dipende in maggior misura dagli uomini che si hanno agli ordini”.
Image:Getty
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