Un dato racconta più di tutti l’appannamento recente dell’Inter. La migliore di tutte, pure dopo l’1-1 contro il Napoli, che ma fa inevitabilmente il paio con il ko di Madrid. I nerazzurri, in una Serie A dominata e che Simone Inzaghi si appresta a vincere con merito, vantano statistiche da urlo. I migliori, appunto, pure nelle fasi cruciali della gara. Per esempio, pure contro la formazione di Calzona, Lautaro&Co hanno confermato la propria capacità di andare a segno dal 31′ dopo lunghi sforzi del primo tempo. Sono 18 i gol segnati in campionato in quella fascia di gara, cruciale perché molte volte e volentieri ha permesso di andare negli spogliatoi in vantaggio, con lo stato d’animo di chi si appresta a fare un solo boccone del malcapitato avversario di turno.
Il quarto d’adesso non c’è più. L’altro dato, smontato dal gol di Juan Jesus, racconta di un altro quarto d’adesso. Quello finale: finora, l’Inter era stata l’unica squadra del campionato italiano a non aver mai subito gol dal 75′ in dopo. La conferma di una solidità sconcertante, in maggior misura per la squadra avversaria che da il signor punto in dopo, molto molte volte, non hanno avuto grandi speranze. Il Napoli ha rotto questo piccolo incantesimo, e in Champions lo aveva già fatto l’Atletico di Simeone.
Inter stanca, e non potrà riposare. Inutile parlare di crisi circa inventate, per chi ad ogni modo si appresta a trionfare. Tutt’al più, è la possibile conferma di una stanchezza prima strisciante e ora mai evidente. Il tema? Non sarà recuperata nella sosta per le nazionali. Ben sedici calciatori lasceranno Appiano Gentile, ogni impegnato a difendere i colori della propria rappresentativa. A Inzaghi il compito di incrociare le dita, perché abbiano il minor minutaggio possibile e magari riescano a mettere un po’ di benzina in serbatoi fisiologicamente abbastanza vuoti.
Marcus Thuram è l’emblema. La solita premessa. La stagione di Tikus è straordinaria. Brava la dirigenza a puntarci, bravo Inzaghi a valorizzarlo, bravissimo lui a essere stato il calciatore che, forse più di tutti, è stato l’ago della bilancia in quest’annata. Dall’infortunio, ma, si è fermato. L’ultimo gol è giunto contro la Salernitana, mentre dinanzi ad Atletico e Napoli sono arrivate due prestazioni al di sotto della sufficienza. Non per le buone intenzioni, ma per la qualità che a sorpresa è venuta a mancare. Ha il fiato un po’ corto, forse, dopo una galoppata inarrestabile. Non è un gran problema, per carità, ma la Milano nerazzurra sogna di chiudere la pratica quanto prima. Magari pure nel derby: servirà tornare a correre.
Image:Getty
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