Lorenzo Pellegrini vorrebbe avere tutto: Champions, Europa League e una maglia da titolare all’Europeo con l’Italia. Gli ultimi due mesi hanno riconsegnato alla Roma e alla Nazionale un giocatore rinato che nella terza stagione di José Mourinho in giallorosso stava faticando. A incidere erano stati pure e in maggior misura i parecchi infortuni, ma a pesare sul capitano romanista pure delle spente motivazioni dopo due anni usuranti sotto l’aspetto psicologico con altrettante finali europee conquistate. La normalità di De Rossi in panchina ha riportato serenità in giocatore che è riuscito a trasformare i fischi dell’Olimpico in applausi perché qualcuno non gli aveva perdonato l’addio dello Special One.
I numeri, ma, parlano chiaro e i gol leniscono le ferite. Sei, effettivamente, sono i gol segnate sotto la gestione DDR sugli otto totali. Un rendimento che lo pone fra i migliori giocatori di centrocampo d’Europa nei mesi di febbraio e marzo. Pure la condizione atletica è tornata a essere delle migliori e si è visto negli Stati Uniti con l’Italia. Per la prima volta Luciano Spalletti ne ha beneficiato fin dal momento in cui è Ct e contro l’Ecuador una sua perla al 3’ di gioco ha sbloccato il match. A questo punto il commissario tecnico spera che non si fermi più fino a giugno, allorchè con la casacca azzurra si farà sul serio in Germania. Al centro, ma, dieci gare di campionato più come minimo altre due con il Milan di Europa League e l’augurio di tutti a Trigoria che le partite internazionali diventino cinque, conquistando in questo modo la terza finale consecutiva.
Image:Getty
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