“Pure se non siamo al top e al livello delle migliori come ad esempio Spagna, Francia, Germania e Inghilterra, vogliamo lavorare per arrivarci. Il sogno di tutti è rivivere una situazione come quella del Mondiale 2006, ma dobbiamo essere i migliori di tutti e non è semplice”. Con queste parole Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale, ha fatto comprendere, se ce ne fosse stato bisogno, che l’Italia non partirà in pole per l’affermazione dell’Europeo in Germania, che andrà in scena dal 14 giugno al 14 luglio. Gli azzurri proveranno tuttavia a difendere il titolo vinto nel 2021: “Per essere competitivi e per la forza della squadra avversaria dobbiamo fare tuttavia uno step ulteriore. Dentro la competizione effettiva, tuttavia, l’Italia sa sempre dare quel qualche cosa in più. Avere la storia a favore è un trampolino per i giocatori, ma dobbiamo riuscire a fare meglio di ciò che abbiamo fatto per essere competitivi”.
Parole dopo pure pure sulla possibilità che la UEFA decida per l’ampliamento delle rose da 23 a 26 giocatori: “Credo sia più corretto poterne portare 26, a patto che si dia dopo la possibilità di averne 15 in panchina. Da parte della UEFA è emersa la possibilità di badare dei problemi delle squadre”.
Poi parole sulle convocazioni: “Per ciò che riguarda il nostro gruppo, manca tuttavia un po’ di tempo ma il lavoro sviluppato è già fatto, non avremo libero altre finestre. In quella di marzo abbiamo lasciato a casa qualche giovane perché gli Under 21 erano impegnati nelle qualificazioni: il blocco di 15-16 delle amichevoli di marzo che sarà in rosa per l’Europeo sarà quello, ma avremo modo di valutare in quest’ultima fase dell’anno chi farà vedere qualità
Image:Getty
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