Luciano Spalletti è tornato a Napoli. E se ieri in serata il commissario tecnico era al Maradona per il match degli azzurri contro il Monza, nella giornata odierna ha restituito la celebre Fiat Panda dello Scudetto. Ha in seguito parlato a margine dell’evento al presidio ospedaliero Santobono, queste le dichiarazioni riportate dall’agenzia LaPresse: “Questa macchina è stata dipinta dagli occhi pieni di felicità dei bambini di Napoli, me l’avevano prestato per portarla a casa e io la restituisco. Spero faccia parecchi viaggi della guarigione, sono soddisfatto, grazie ai dirigenti della struttura per avermi permesso di donare questa macchina. L’idea mi è venuta vedendola sempre ferma in garage, non mi serviva nulla in questo modo: ero sempre salutato dai bambini a Castel Volturno, ho ritenuto corretto fare qualche cosa per restituirla alla loro felicità. Alcuni mi hanno detto di metterla all’asta, ma non avrei donato ciò che può essere il viaggio della speranza di parecchi bambini, ci saliranno volentieri”.
Ha rivisto i tifosi felici.
“Ieri ho visto la sfida e ho trovato uno stadio che ha sostenuto la squadra e che sente questa forza nuova del gruppo. Secondo la mia opinione è un team importante. A Nisida diceva che 7-8 calciatori facevano parte della formazione che avevo io e la squadra ha lavorato bene per un team di giocatori che può far rivivere certe emozioni”.
Pensieri in città guidando l’automobile?
“Mi hanno salutato centinaia di persone perché l’hanno riconosciuta, parecchi ragazzi in moto erano attorno a me. Sembrava quasi che si fossero sostituiti alle renne di Babbo Natale che portano i doni. Erano tutti contenti di vederla, corretto che questa automobile stia qui. La struttura può fare ciò che vorrebbe avere, dovevo restituirla”.
Cosa ne pensa dei giovani italiani come Pisilli e Maldini?
“Ci sono dei giovani veramente forti che stanno crescendo e che stanno facendo vedere che quello dell’Italia può essere un futuro importante. Quei due nomi sono nella lista dei pre-convocati, li abbiamo già dati, e naturalmente ci fa piacere che ci siano forze nuove che possano venire in seguito a dare un contributo, una mano a quella che sarà la difficoltà che avremo tuttavia per mettere in ordine le cose dopo che non abbiamo fatto un grandissimo europeo”.
Image:Getty
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