Luciano Spalletti prepara un’altra rivoluzione azzurra e guarda con sempre maggior attenzione ai talenti giovani in rampa di lancio per la sua Italia. L’ultima novità, con tanto di annuncio di pre-convocazione al pari di Maldini del Monza, arriva dalla Roma giallorossa e risponde al nome di Niccolò Pisilli, rivelazione capitolina.
Metodista classe 2004 che si era già ampiamente messo in luce nella sua militanza con la Primavera della Roma, è sembrato non patire affatto il salto con i più grandi. L’esordio ufficiale quasi un anno e mezzo fa, col subentro nel finale della gara casalinga di campionato persa contro l’Inter nel maggio 2023. Un minuto più recupero, troppo poco tempo per farsi davvero conoscere. Se la prima è stata breve, la seconda è stata per Pisilli indimenticabile: il 14 dicembre fa il suo subentro nella partita di Europa League contro lo Sheriff, trovando pure la via del gol nello scampolo a sua disposizione.
In questo anno, pare aver preso la strada della definitiva affermazione. In punta di piedi, cominciando sempre in panchina fino ora in cui De Rossi, suo grande sponsor dopo che i primi passi li aveva mossi viceversa con Mourinho, ha preso la decisione di rompere gli indugi e di schierarlo titolare per la complicata partita sul campo della Juventus, dopo pareggiata 0-0. Da lì non esce più, neanche con Juric: l’unica volta in cui è partito dalla panchina, domenica scorsa contro il Venezia, ha ad ogni modo timbrato in maniera decisiva. Su di lui si stanno posando religiosamente pure gli occhi del ct, impossibile il contrario includendo nella considerazione come Pisilli stia facendo scivolare alle sue spalle nelle gerarchie gente del calibro di Paredes o del costoso acquisto estivo Manu Kone. Stiamo disquisendo di un giocatore sul cui altare, per esempio, la Roma ha preso la decisione di sacrificare un altro proprio figlio come Bove.
Image:Getty
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