Il calciomercato va avanti, a piccoli passi ma continuamente, con alcuni intoppi legati ai casi che stanno nascendo nella parte interna di alcune società. Il primo è ora mai di alcune settimane fa, ma è corretto tornarci sopra, e riguarda l’Inter, con quanto detto da Lautaro Martinez nel giorno dell’eliminazione dei nerazzurri dal Mondiale per Club, alle quali seguirono in seguito quelle del patron Giuseppe Marotta e indirizzate a Hakan Calhanoglu. Nei giorni scorsi lo stesso dirigente, disquisendo proprio del caso che si era creato intorno al futuro del giocatore della fascia centrale del campo turco, ha affermato: “Non creiamo un caso ove non c’è”, ma le sue parole non hanno tenuto conto che quel caso è stato creato proprio in quel post gara della gara contro la Fluminense. Prima l’offensiva, ingiustificato e fuori luogo del capitano, perché un giocatore non dovrebbe mai sostituirsi a un dirigente e parlare in quel modo dinanzi alle telecamere, in seguito lo stesso Marotta a rincarare la dose, dal momento che fu proprio lui a fare il nome di Calhanoglu, spiegando come le parole dell’argentino fossero dirette a lui.
Il Galatasaray e il dietrofront.
Nei giorni successivi arrivò in seguito il post social del turco, che provò a stemperare gli animi, ma le giornate successive furono contrassegnate dai parecchi dubbi su ciò che sarebbe potuto essere il futuro del giocatore della fascia centrale del campo. Il Galatasaray ci ha fatto un pensiero, inutile nasconderlo, ma non ha mai avuto la forza economica per dare l’assalto a Calha, complice pure l’operazione con il Napoli per Osimhen, e nonostante sia il giocatore che l’Inter avessero in testa la possibilità di un addio, con relativo passaggio a Istanbul, non si sono mai create le condizioni arrivando alla fumata bianca. Calhanoglu sarebbe andato volentieri al Galarasaray e l’Inter non si sarebbe opposta al suo addio se fosse arrivata un’offerta da per lo meno 25 milioni di euro, e ora pare facile nascondersi dietro a un dito, ma in concreto il fingere che tutto sia sempre andato liscio e che la volontà del turco sia sempre stata quella di rimanere, rende tutto più semplice. Lo strappo fra Calhanoglu e Lautaro, tuttavia, c’è stato e ora starà a loro provare a far tornare il sereno. Il calciatore della zona centrale del campo ha annunciato un abbraccio, che ci dovrebbe essere nel giorno dell’arrivo del centravanti durante la preparazione estiva, ma non è detto che tutto torni a essere rose e fiori.
Il caso Douglas Luiz.
Nella giornata di ieri è scoppiato in seguito pure un altro caso ai limiti del clamoroso. Nel giorno del raduno della Juventus alla Continassa Douglas Luiz, pur essendo regolarmente convocato, non si è presentato al ritiro, senza fornire alcuna motivazione alla società, che sarà costretta a prendere provvedimenti. Questo tuttavia non rappresenta il vero problema. Pensando al mercato, che è la cosa di cui vogliamo parlare, una mossa del genere non può avere benefici, né per la Juventus né per il giocatore stesso. Quale club vorrebbe contare su un giocatore che non si presenta durante la preparazione estiva senza dare delucidazioni? La risposta a questa domanda è facile da dare. E per la Juve in che modo una mossa del genere potrebbe facilitare la vendita? Altro quesito che trova una soluzione molto facilmente. Il prezzo del cartellino non può effettivamente far altro che scendere, assunto che viene fuori dal mix delle risposte alle precedenti domande che ci siamo fatti. Ora rimane solo da comprendere quali saranno gli sviluppi della situazione, ma è facile prevedere che si arriverà allo scontro.
Rebus Vlahovic.
Poi il caso relativo al futuro di Dusan Vlahovic. La Juventus attende a Torino gli agenti del giocatore ma per parlare di che cosa? Il rinnovo non è certo una possibilità, dal momento che gli stessi procuratori del serbo hanno fatto melina allorchè Cristiano Giuntoli li ha chiamati, in passato, per mettersi intorno a un tavolo. In tre possibilità l’ex dirigente bianconero ha chiesto all’entourage del centravanti di presentarsi in Italia per intavolare una contrattazione ma sono state altrettante le risposte senza affermazione. Ora tutti vogliono trovare una soluzione, che entro il prossimo 1° settembre verrà trovata, ma a che prezzo e in che modo? Vlahovic non può permettersi il lusso di stare in panchina, o in tribuna, per tutta la stagione che porterà al Mondiale. La Juventus non può permettersi quello di pagare 24 milioni lordi in una stagione per un giocatore uscito dal progetto. Sullo sfondo rimane il Milan e finalmente la cosa che accontenterebbe tutti è con tutta probabilità quella che vedrebbe la separazione del serbo alla Juve con l’approdo in rossonero. A dire il vero i bianconeri preferirebbero cederlo all’estero, ma pur di toglierselo dal libro paga sarebbero chiaramente disposti pure a rinforzare una diretta concorrente. Nelle prossime ore è probabile che arrivino novità, ma la sensazione è che pure questo caso possa arrivare fino a fine mercato, per la gioia di tutti gli amanti del caos che può scatenarsi nel calciomercato.
Image:Getty
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