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È intervenuto ai microfoni di NEWS Radio, durante la trasmissione Maracanà, l’avvocato Giorgio Spallone, noto esperto di diritto sportivo, per fare chiarezza sulla questione delle plusvalenze che riguarda anche l’SSC Napoli e il trasferimento di Victor Osimhen dal Lille. Un argomento molto delicato che tiene banco, soprattutto in casa partenopea, nell’ambito di una stagione di Serie A in cui il club è chiamato a mantenere alta la concentrazione nonostante le ombre che si profilano fuori dal campo.
Spallone ha esordito sottolineando la necessità di separare chiaramente due aspetti: «Da una parte la situazione che si è venuta a creare dopo le indagini, dall’altra la possibilità reale di una riapertura del procedimento sportivo». Ripercorrendo i passaggi giudiziari già affrontati, l’avvocato ha ricordato come nelle precedenti fasi la procura federale vide rigettate le sue richieste per ben due volte. Motivo? Non la prova di plusvalenze in senso generale – tema che ha coinvolto diversi club in tutta la Serie A –, bensì la metodologia adottata dalla procura nel valorizzare i calciatori, giudicata inaccettabile senza entrare nel merito delle singole trattative.
In particolare, l’SSC Napoli era stata esclusa dalle contestazioni perché, dalle intercettazioni acquisiste durante le indagini, non risultavano scambi o operazioni sospette che coinvolgessero direttamente il club partenopeo.
Oggi, tuttavia, emerge una possibile novità che potrebbe riaprire il caso. Spallone chiarisce: «Dalle carte processuali sembrano emergere nuove testimonianze di persone informate sui fatti, riferite a una singola trattativa di mercato che prevedeva, oltre a un corrispettivo economico, anche una contropartita tecnica. Proprio questa transazione era stata al centro del precedente esame della procura federale».
L’avvocato spiega anche i tempi legali: «Il procedimento per revocazione deve essere instaurato entro 30 giorni da quando la procura federale prende conoscenza di queste nuove prove. Se questo termine non è ancora scaduto, si potrebbe procedere con la riapertura; al contrario, se sono già passati, il caso non potrà essere riaperto».
Spallone paragona la situazione a quella tristemente nota della Juventus: «In quel caso, non appena la procura ottenne nuovi documenti, avviò il processo di revocazione entro il termine previsto, con tutte le conseguenze che conosciamo. Per il Napoli, invece, è essenziale capire quando la procura ha avuto o avrà a disposizione queste nuove carte».
Infine, la domanda che più interessa i tifosi azzurri: il Napoli rischia qualcosa sul piano sportivo? La risposta dell’esperto di diritto sportivo è chiara e definitiva: «Se il termine per la revocazione è già scaduto, non c’è nessun rischio perché la vicenda è stata archiviata. Solo se il procedimento fosse riaperto, allora ci sarebbe una potenziale esposizione per il club».
Quindi, per ora, la SSC Napoli può guardare ai propri obiettivi con fiducia, concentrandosi sulla stagione di Serie A e sugli straordinari risultati ottenuti sul campo, mentre si attende di capire se queste nuove testimonianze apriranno un nuovo capitolo nella vicenda delle plusvalenze.
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