Mario Rui, terzino del Napoli giunto alla quinta stagione in azzurro, ha rilasciato un colloquio al giornaliero portoghese A Bola: “E’ importante poter giocare in questo modo per molto tempo in una formazione top come il Napoli. E’ una grossa gratificazione, ma non voglio fermarmi qui. Ho altri tre anni e mezzo di contratto, spero di poterlo rispettare e conquistare gli obiettivi di squadra e personali”.
Mario Rui, terzino del Napoli giunto alla quinta stagione in azzurro, ha rilasciato un colloquio al giornaliero portoghese A Bola: “E’ importante poter giocare in questo modo per molto tempo in una formazione top come il Napoli. E’ una grossa gratificazione, ma non voglio fermarmi qui. Ho altri tre anni e mezzo di contratto, spero di poterlo rispettare e conquistare gli obiettivi di squadra e personali”.
La scelta Napoli
“Venivo da un anno difficile alla Roma, in cui avevo subito un infortunio grave. Fui sorpreso allorchè il Napoli si interessò. Sarri, allenatore del Napoli all’epoca, mi conosceva. E dopo lì c’erano altri giocatori con cui avevo già giocato. Si è rivelata la decisione migliore per me, da ogni parere: continuità, la bellezza della città, il contesto attorno al club, i nostri tifosi, la squadra e i compagni. Molti sono qui da tanto. I miei figli sono cresciuti qui, la mia famiglia sta bene, ha trovato stabilità e questo è il meglio che puoi avere dalla tua carriera. La città è diversa da come viene descritta in ‘Gomorra’, io vivo in sicurezza, non c’è tutta questa criminalità. Il ritratto più corretto è quello dei paesaggi, delle spiagge, delle bellezze”.
Il sogno scudetto
“Lo scudetto è un sogno per me e i miei compagni. E per i tifosi pure in maggior misura. Stiamo disquisendo di una città che vive di emozioni. Tutti qui conservano il ricordo dei campionati vinti ai tempi di Maradona. Vincere lo scudetto, dopo Diego, sarebbe un traguardo incredibile. Ma vogliamo arrivare fino all’ultimo pure in Europa League. A Napoli si vive con un po’ di pressione, ma non troppa. Bisogna conviverci. Vogliamo migliorare e dare una gioia ai tifosi del Napoli. Loro sanno di aver vinto i titoli allorchè c’era un genio e adesso altri Maradona non ci sono, ma abbiamo una rosa molto competitiva. Io Diego non lo conoscevo, l’anno prima del mio arrivo fu qui a visitare la squadra, ma ad ogni modo conosco i racconti dei miei compagni. Era un uomo speciale, molto attento alle altre persone, in maggior misura a quelle più umili, come i magazzinieri e gli altri che lavorano nel Napoli”.
Futuro.
“La mia aspirazione è rimanere qui. Sono in un grande club d’Europa, che ha grandi ambizioni. Un top club a tutti gli effetti e io ci sto bene. Vogliamo migliorarci sempre in maggior misura”.
Image:Getty
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