Un risultato positivo per avere ulteriori motivazioni nella rincorsa alla salvezza. Dall’altra parte una meta unico chiamato vittoria, per restare sulle code delle concorrenti per la lotta scudetto. Quella fra Cagliari e Napoli non è mai una partita banale: quest’anno lo sarà tuttavia meno, poichè per tutte e due le squadre gli obiettivi di classifica impongono di non poter sbagliare partita. I numeri sono a totale appannaggio dei partenopei, imbattuti in 22 delle ultime 23 partite, con addirittura 12 clean sheet. Sotanto nel settembre 2019, grazie al gol del Pata Castro che valse lo 0-1, i rossoblù sono riusciti ad avere la meglio sugli azzurri. L’ultimo passato in terra sarda nel gennaio 2021 finì 1-4, con il Cagliari di Di Francesco già in piena crisi di risultati e in attesa di poter contare su Nainggolan, che tornò libero nella successiva gara contro il Benevento. Ma la difficile situazione di classifica vissuta nella giornata odierna dal Cagliari non può che riportare la memoria dei tifosi rossoblù al 2008, allorchè il 2-1 firmato da Matri e Conti e rilanciò clamorosamente la squadra di Ballardini verso una storica salvezza.
Un risultato positivo per avere ulteriori motivazioni nella rincorsa alla salvezza. Dall’altra parte una meta unico chiamato vittoria, per restare sulle code delle concorrenti per la lotta scudetto. Quella fra Cagliari e Napoli non è mai una partita banale: quest’anno lo sarà tuttavia meno, poichè per tutte e due le squadre gli obiettivi di classifica impongono di non poter sbagliare partita. I numeri sono a totale appannaggio dei partenopei, imbattuti in 22 delle ultime 23 partite, con addirittura 12 clean sheet. Sotanto nel settembre 2019, grazie al gol del Pata Castro che valse lo 0-1, i rossoblù sono riusciti ad avere la meglio sugli azzurri. L’ultimo passato in terra sarda nel gennaio 2021 finì 1-4, con il Cagliari di Di Francesco già in piena crisi di risultati e in attesa di poter contare su Nainggolan, che tornò libero nella successiva gara contro il Benevento. Ma la difficile situazione di classifica vissuta nella giornata odierna dal Cagliari non può che riportare la memoria dei tifosi rossoblù al 2008, allorchè il 2-1 firmato da Matri e Conti e rilanciò clamorosamente la squadra di Ballardini verso una storica salvezza.
Dubbio Pavoletti
In questo 2022 il trascinatore a suon di gol e prestazioni convincenti è un’altra volta Leonardo Pavoletti. L’attaccante livornese è andato in gol tre gol nelle ultime quattro gare di campionato da lui giocate, con tanto di gol pesanti contro Sampdoria ed Empoli, che sono valse 4 punti. Ma le sue precarie condizioni nelle ultime settimane potrebbero costringerlo a partire dalla panchina contro il suo vecchio club: come a Empoli Joao Pedro è l’unico sicuro della maglia da titolare, con Keita Baldé, Pereiro e lo stesso Pavoletti come candidati per l’altro posto. Mazzarri sa che nel reparto arretrato dovrà rinunciare a Lovato, tuttavia alle prese con la complicazione muscolare accusato a Empoli. Un’assenza che rende tuttavia più complicato il mismatch contro l’offensiva napoletano guidato da Osimhen, con in panchina Dries Mertens, capace di segnare già 10 gol al Cagliari in carriera, fra cui una tripletta nel dicembre 2016. Servirà ai rossoblù di nuovo lo spirito già visto in questo 2022, per sforzarsi di mettere fine alla lunga serie negativa e, in maggior misura, proseguire a mettere fieno in cascina in chiave salvezza.
Image:Getty
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