Victor Osimhen torna a parlare del durissimo infortunio subito durante lo scorso campionato, in uno scontro accidentale con Milan Skriniar dell’Inter che gli ha procurato un serio problema al viso. Il centravanti affronta l’argomento dalla sua Nigeria, sulle frequenze di Wazobia FM: “L’infortunio che ho subito contro l’Inter è stato come un infortunio pre-morte. Posso spiegare solo io come mi sono sentito, perché il viso era mio e il corpo era mio, sono l’unico che sa cosa ha sentito. Sono riuscito ad uscire dal campo senza aiuto, senza barella, ho capito che potevo gestirlo. Allorchè sono giunto in ospedale, ho detto al mio medico che sarei stato fuori per due settimane al massimo. Dalle radiografie era venuto fuori che avevo molteplici fratture ossee che hanno dovuto rimuovere e riparare da capo all’interno. Ho qualche cosa come 18 viti sotto la mascella. Ne ho passate tante: per molte notti non ho potuto dormire, non ci riuscivo, dal dolore mi non era possibile pure mangiare. Ma finalmente sono un leone e conosco il tipo di mentalità che ho. Nella mia mente, avevo già programmato il mio ritorno dopo l’intervento chirurgico”.
Victor Osimhen torna a parlare del durissimo infortunio subito durante lo scorso campionato, in uno scontro accidentale con Milan Skriniar dell’Inter che gli ha procurato un serio problema al viso. Il centravanti affronta l’argomento dalla sua Nigeria, sulle frequenze di Wazobia FM: “L’infortunio che ho subito contro l’Inter è stato come un infortunio pre-morte. Posso spiegare solo io come mi sono sentito, perché il viso era mio e il corpo era mio, sono l’unico che sa cosa ha sentito. Sono riuscito ad uscire dal campo senza aiuto, senza barella, ho capito che potevo gestirlo. Allorchè sono giunto in ospedale, ho detto al mio medico che sarei stato fuori per due settimane al massimo. Dalle radiografie era venuto fuori che avevo molteplici fratture ossee che hanno dovuto rimuovere e riparare da capo all’interno. Ho qualche cosa come 18 viti sotto la mascella. Ne ho passate tante: per molte notti non ho potuto dormire, non ci riuscivo, dal dolore mi non era possibile pure mangiare. Ma finalmente sono un leone e conosco il tipo di mentalità che ho. Nella mia mente, avevo già programmato il mio ritorno dopo l’intervento chirurgico”.
Image:Getty
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