La richiesta, quasi disperata, arriva direttamente da Allegri: a questa Juventus serve una freccia in più, per rendere davvero competitivo il reparto d’attacco. E se negli scorsi giorni il grande candidato si chiamava Memphis Depay, in queste ultime ore ha preso decisamente quota il ritorno di fiamma che porta ad Arkadiusz Milik, già avvicinato due estati fa. Come si inserirebbe il polacco classe ’94 nello schema tattico di Allegri?
Nelle prime due uscite stagionali, l’allenatore juventino ha optato per il 4-4-2 asimmetrico già messo a punto nella passata annata, alzando Di Maria nella partita d’esordio con il Sassuolo e McKennie ieri in serata. Due profili molto distanti dalle caratteristiche dell’ex Napoli, attaccante centrale vero e proprio e capace al massimo di disimpegnarsi da seconda punta, ma senza doti di agilità e visione tali da poter assolvere al meglio a ciò che richiede il ruolo. Più Vlahovic che Dybala, per prendere due riferimenti ben chiari del mondo Juve a cavallo dell’anno scorsa e questa: più che spalla offensiva del serbo, a differenza di quanto viceversa può essere Depay, una sua alternativa. Come nel caso del serbo, le armi migliori di Milik sono la continuità in zona gol e la capacità di fungere da riferimento centrale del suo reparto. Per definizione, farlo in due è complicato. Il recente passato di Allegri ma, vedere la gestione e il ruolo cucito a Morata nello scorso campionato, impone possibilità altre soluzioni nel suo utilizzo.
Image:Getty
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