“L’ho tolto per non sfiancarlo”. Semplice e diretto al suo consueto, Stefano Pioli nel commentare la sostituzione di Olivier Giroud contro la Dinamo Zagabria. Il francese si è risentito, ci mancherebbe. Ma la scelta del tecnico è stata sacrosanta, col risultato in dubbio ma tendente al positivo e il Napoli che incombe. Le assenze nel reparto avanzato hanno ampliato il minutaggio del francese e azzerato le rotazioni nel ruolo di Pioli, ma il Milan pure in un presunto momento di emergenza è riuscito a fare di necessità virtù. Ha adattato De Ketelaere prima punta per il finale coi croati: pochi spunti, ma indicazioni positive. Un adattamento sensato, che ci può stare nel calcio odierno. La fisicità ci sta, la tecnica anche. Il senso del gol in parte, ma il concetto non cambia. Ieri in serata il Milan ha scoperto un’altra carta, o un altro jolly se preferite, del proprio mazzo. Una di quelle che tuttavia non erano state pescate e che fa ben sperare per il futuro.
Ma quella di CDK non è l’unica “scoperta” della serata. Intanto Pioli ha ritrovato Krunic, un presunto gregario che ma piace all’allenatore per duttilità e impegno. E in seguito ci sta Tommaso Pobega: poteva partire in estate, i club interessati erano tantissimi, su tutti il Torino. Ma Pioli ci ha lavorato, ha avuto modo di apprezzare i miglioramenti e deciso di tenerselo. A che serve un nuovo giocatore della fascia centrale del campo se in casa hai già uno in questo modo tutto sommato. E ieri si è “presentato” pure al San Siro europeo con un gol che mai dimenticherà. Pure perché Pioli glielo ricorderà molte volte, includendo nella considerazione la fiducia crescente che ripone nel ragazzo che a questo punto è diventato a tutti gli effetti un’alternativa in più nel mezzo. Indicazioni incoraggianti pure da Brahim Diaz, uno che con i suoi colpi può inventare qualche cosa. Il lancio di 50 metri per Leao per esempio. In passato una scalata gerarchica del genere l’ha fatta Kalulu, oppure Saelemaekers: il belga potrebbe aver fatto il balzo in avanti e pure lui è un giocatore che vista la crescita potrà essere sempre più importante per i rossoneri. Rotazioni, rotazioni, rotazioni. Una parola che a Pioli piace. E che servirà certamente, da qui alle prossime settimane.
Image:Getty
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