Nell’anteprima del film targato DAZN ‘Stavamo bene insieme’ che ripercorre i successi del Milan, Pippo Pancaro è stato intercettato da TMW, con cui ha ripercorso alcuni passaggi della sua avventura in rossonero: “Il ricordo più bello? L’arrivo a Milanello, l’emozione del primo giorno e la facilità con cui mi sono ambientato, merito di un team sano. Sorpreso da Ancelotti? No, ma bisogna inchinarsi al più grande allenatore italiano della storia.”.
Sullo scudetto del Milan.
“Non sono sorpreso perché vedevo che il Milan stava lavorando benissimo. Ho fatto i complimenti a Paolo Maldini e mi ha fatto veramente molto piacere. Theo? Lo vedo molto bene, da qualche anno è fra i primi tre al mondo, ma Maldini rimane unico. Mi aspettavo l’affermazione con i giovani? No, tuttavia vedevo che il Milan stava lavorando benissimo: Massara e Maldini hanno lavorato bene sul mercato e Pioli sul campo. Molte società in Italia dovrebbero prendere esempio dal Milan. Ora i rossoneri devono sforzarsi di riportare la stessa identità e le stesse certezze pure in Coppa Campioni. Non ho dubbi, conoscendo la mentalità di Paolo Maldini e ciò che chiederà la società ai calciatori, che il Milan riuscirà a fare bene pure in Champions”.
Cosa ci sta di Ancelotti in Stefano Pioli?
“Non lo so, bisognerebbe viverlo giornalmente. Da ciò che pare, ha un grande rapporto con i calciatori. Per questo, forse, in questa parte di carattere che lo porta ad essere benvoluto. Seconda stella? Sicuramente può giocarsela finalizzato alla vittoria, ma ci sono Inter e Napoli. Il Milan certamente può dire la propria opinione”.
Image:Getty
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