Che sia Champions o campionato poco importa. Il Napoli allunga a +18 (in attesa della sfida dell’Inter) vincendo ad Empoli l’ottava gara consecutiva in campionato, con una semplicità tipica delle grandissime squadre, dopo novanta minuti in cui non concede lo straccio di un’opportunità agli avversari in questo modo come accaduto pochi giorni prima a Francoforte al cospetto ad ogni modo della vincitrice dell’ultima Europa League. Il malcapitato Empoli alza bandiera banca in meno di mezz’a questo punto, in cui si ritrova sotto 0-2 nonostante un buon atteggiamento e qualche fase favorevole riuscendo a fraseggiare – seppur in maniera sterile – nell’altra metà campo.
Ennesima prova di forza
Il 2-0 finale non rende l’idea dominio del gruppo di cannibali di Luciano Spalletti che non indietreggia mai e prosegue a tenere alta la pressione fino in ultimo dei sei minuti di recupero della ripresa. Osimhen trova l’ottavo gol consecutivo in campionato, ma ha per lo meno altre due possibilità per incrementare il bottino, Kim vede il pallone prima colpire la traversa e in seguito non superare la linea di porta e sfiora la rete pure Lozano che lo insegue da un bel po’.
In 10 e non accorgersene
L’unica nota negativa è la reazione ingiustificata di Mario Rui che lascia i suoi in 10 – per un calcione a Caputo dopo uno scontro fisico – per circa una ventina di minuti. Il portoghese tuttavia rende tuttavia più evidente lo strapotere tecnico e mentale dei compagni: neanche in 10 il Napoli si scompone ed finalmente tiene alta la pressione rendendosi pericoloso col neo-entrato Simeone reiteratamente vicino al tris.
Image:Getty
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