La bella stagione che verrà sarà esattamente impegnativa per la Cremonese, chiamata a rispondere alle tante domande sorte durante questa disastrosa stagione. Una di queste riguarda sicuro il tecnico: quale sarà il futuro di mister Ballardini? Facciamo il punto della situazione analizzando il rendimento dell’ex Genoa, il suo vincolo contrattuale e in maggior misura le prospettive generali della società grigiorossa.
Il miracolo di Coppa e il “vorrei ma non posso” in campionato
Dal 15 gennaio, giorno dell’arrivo di Ballardini, la Cremonese ha raccolto 9 punti in 11 gare di Serie A, con una media pari a 0,82 punti a partita (esattamente il doppio rispetto a quella di Alvini). Un ritmo tuttavia insufficiente per la salvezza, ma non si può non considerare che l’allenatore ravennate si è ritrovato una formazione con 7 punti in classifica (e zero vittorie) dopo 17 giornate, pesantemente indebolita dalle cessioni e non rinforzata con cura in fase di mercato. La vera impresa è stata in Coppa Italia, con la storica semifinale raggiunta battendo Napoli e Roma, uno dei pochi ricordi positivi che i tifosi custodiranno di questa stagione (difficile viceversa ribaltare il risultato a Firenze il prossimo 27 aprile). Per il resto la scossa è arrivata solo parzialmente e la lotta salvezza non si è mai accesa davvero nonostante i numerosi passi falsi di Spezia e Lecce. Pure a livello di gioco pare che nonostante i due mesi e mezzo di lavoro non sia tuttavia stata trovata la quadra, fra moduli cambiati in continuazione e calciatori protagonisti solo ad intermittenza.
L’accordo c’è, ma il progetto?
L’accordo con scadenza 30 giugno 2024 ha lasciato intendere sin da subito che Ballardini non sarebbe stato solo un traghettatore. Ma se una miracolosa salvezza in Serie A gli garantirebbe di diritto la permanenza, lo stesso non si può dire per un’eventuale retrocessione in Serie B (lo scenario più probabile). In quel caso sarebbero parecchi i nodi da sciogliere per la società grigiorossa, a partire dai piani alti: Ariedo Braida è preparato a dire addio dopo mesi ai margini e potrebbe pertanto essere sostituito da Carlo Osti, a questo punto alla Sampdoria, mentre il DS Giacchetta potrebbe rimanere nonostante gli errori commessi (e in seguito ammessi) in sede di calciomercato. Ballardini ha sempre affermato che sotto il Torrazzo c’è tutto ciò che serve per far bene e che non riuscirci “sarebbe un delitto”, ma rimane da verificare pure la sua disponibilità ad allenare in cadetteria 17 anni dopo la sua prima ed unica esperienza alla guida del Pescara (allorchè fu esonerato dopo sei giornate). Molto scaturirà pure dal progetto della Cremonese, che dovrà essere brava a ridimensionare la rosa alla categoria evitando gli scivoloni commessi negli anni recenti da Crotone, Benevento e Venezia. Insomma, mai come in questo caso sarà necessario attendere il 4 giugno per avere le idee più chiare, pure se alla fine di una stagione in questo modo deludente è lecito aspettarsi una rivoluzione.
Image:Getty
Segui le Ultime News Calciomercato Napoli
Segui le Ultime Notizie Napoli Calcio