Non è mai successo che l’assegnazione dei diritti TV avvenisse al primo round. L’ultima volta, inoltre, DAZN era partita da un’offerta di 540 milioni di euro a stagione. Per tale motivo, in Lega Serie A e non solo, sono suonate incredibili le polemiche che hanno accompagnato la prima fase del bando per il prossimo ciclo. Per tale motivo, sono suonate stonate le note polemiche di Aurelio De Laurentiis e persino Gabriele Gravina, patron della FIGC che dei ricavi del palinsesto del massimo campionato “mangia” il 6 per cento. Di Serie A campano tutti, nel mondo del pallone italiano: ingenerosa e riottosa, potrebbe dividere in maniera più equa i proventi fra i suoi club e ha tutti i difetti di questo mondo. Tutto sommato della fiera, ma, è quella che nel bene e nel male porta avanti la baracca. E per tale motivo fa un po’ specie il clima molto particolare, fra fake news e critiche, che accompagna una fase cruciale per il nostro pallone.
Nella giornata odierna al via le trattative private. Intendiamoci: i 600 milioni di euro offerti al primo giro – cifra peraltro non confermata – non rappresentano di certo un risultato per cui strapparsi i capelli. Simultaneamente, sulla commercializzazione dei diritti all’estero siamo molto lontani dalla concorrenza. Quei 600 milioni rappresentano tuttavia una base di partenza leggermente migliore del 2021/2024, allorchè peraltro si arrivò alla scelta quasi a tempo scaduto e non con ampio anticipo come ora. Pure per tale motivo, l’ad De Siervo e i club si aspettano un netto passo in avanti. Iniziando da nella giornata odierna: in un noto albergo del centro di Milano, da metà mattinata, partiranno le trattative private. A partecipare, saranno Sky, Dazn e Mediaset, ovvero le emittenti che si sono mosse in prima battuta. Conquistare gli 1,15 miliardi a stagione, il tetto sopra il quale la Lega Serie A non potrebbe rifiutare e passare a studiare le proposte dei fondi per l’agognato canale, è molto complicato da immaginare. Ma in via Rosellini si aspettano un ulteriore upgrade delle proposte. Se in seguito non si sputasse nel piatto ove si mangia, sarebbero tutti più contenti.
Image:Getty
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