Franco Baresi, vicepresidente onorario del Milan, è intervenuto agli Sky Inclusion Days per raccontare il progetto San Siro per tutti, che insieme all’Inter porta avanti l’inclusività nel mondo del calcio: “Il Milan è molto impegnato in questo progetto per non vedenti e ipovedenti, siamo stati panieri e molti ci hanno seguito. È molto bello, non solo per non vedenti e ipovedenti ma per parecchi ragazzi fragili e con disabilità”.
Cosa può fare il calcio?
“Io penso che lo sport sia importante, inclusione è accettare il più fragile e dare loro tutte le possibilità. Noi tutti dobbiamo impegnarci in questo, contro ogni forma di discriminazione: penso che tutto serva perché le persone che hanno difficoltà si sentano partecipi. Dobbiamo pensare sempre a essere altruisti e a chi è stato meno fortunato”.
Una telecronaca a cui siete precisamente legati?
“Ce ne sono tante, quelle che ricordo con più emozione e tensione sono Napoli-Milan del 1988 e Milan-Real Madrid del 1989. Lì ha dato inizio alla nostra grande sete di vittorie, gare che hanno dato emozioni incredibili”.
Da ragazzi provavate a fare le telecronache?
“Si, come tutti i bambini che fanno questa esperienza. Io parlo degli anni ‘60 e penso a Mazzola, Rivera, Riva per citare tre miti che provavano a imitare nominandoli come fossimo allo stadio”.
Image:Getty
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