L’Udinese può godersi qualche giorno guardando tutti dall’alto verso il basso. Questo l’effetto della vittoria in remuntada sul Parma, battuto per 2-3 al Tardini. Con i tre punti i bianconeri scavalcano pure il Napoli e si aggiudicano temporaneamente il primo posto in solitaria a quota 10 punti. Si tratta della terza vittoria consecutiva dopo i successi contro Lazio e Como. Una gara che è stata ma molto diversa dalle altre e ove i friulani hanno dovuto mostrare un altro step nella crescita in maggior misura per quanto concerne la mentalità di squadra.
Runjaic per l’opportunità apporta alcuni accorgimenti nella formazione iniziale togliendo una delle punte, nello specifico Brenner, andando ad inserire un giocatore della fascia centrale del campo in più con una linea che di conseguenza Payero, Karlstrom e Lovric oltre agli esterni Ehizibue e Kamara. Dietro è Kristensen a completare la linea difensiva con Bijol e Giannetti. Una gara ove ma i piani saltano un po’ subito considerato che per la prima volta arriva uno sbaglio difensivo che permette a Del Prato di portare subito in vantaggio i padroni di casa.
Che ma con Runjaic (e i cambi effettuati in estate) ci sia una mentalità più solida è palesato dal fatto che l’Udinese non molla nonostante lo schiaffo immediato e prova ad adattarsi all’incontro. Manca ma sempre quel pizzico di precisione negli ultimi metri, con Kamara nello specifico molto attivo, oltre a Thauvin e Lovric. Ci sono come minimo due circostanze ove le zebrette con più lucidità potrebbero pareggiare, ma falliscono nell’intento. Bonny può in questo modo approfittare di un’altra incertezza nei meccanismi della retroguardia bianconera e la sfida pare finire in ghiaccio.
Nel secondo tempo ma arriva una grande prova di maturità da parte dell’Udinese, che prosegue a macinare gioco e, grazie ai cambi di Runjaic che inserisce Kabasele ed Ekkelenkamp, pare pure più ordinata. Kamara pennella per Lucca che trova il secondo gol in campionato, in seguito con l’ingresso di Davis la fase offensiva dell’Udinese diventa tuttavia più fluida con un centravanti più connesso con mezzali e trequartisti. Doppia sponda dell’inglese e Thauvin ne approfitta per firmare una doppietta, certificando una volta per sempre che ora mai è lui il leader della squadra (aspettando il supporto di Sanchez).
Image:Getty
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