Dice Capello: “Si possono sbagliare gli acquisti, ma non le cessioni. Vorrebbe dire non comprendere che cosa hai in casa”.
Forte del giudizio di uno dei migliori tecnici di tutti i tempi, vado a guardare operazioni che lasciano perplessi.
Il Milan cerca un difensore e lo trova in Emerson Royal, perché non soddisfatto di Calabria. La prima metà della partita, nel derby, soffre Dimarco, in seguito finisce in crescendo. Ma i rossoneri hanno ceduto a titolo temporaneo Kalulu alla Juventus e il fatto non ha spiegazione, se per Motta è titolare e col Napoli dimostra di essersi inserito più che bene. Tocca il maggior numero di palloni, 119, e effettua 109 passaggi.
Ci sono cose di non semplice comprensione. Danilo, con Allegri titolare inamovibile, si trova in panchina e Kalulu, non apprezzato dai rossoneri, sul terreno di gioco. E’ strano come siano diversi i giudizi, ma nessuna meraviglia, se non quella che gli allenatori devono allenare. Permettere altro è grave errore. Se ricordo il derby dello scudetto del Milan e le cambi di Inzaghi in vantaggio 1-0, con l’uscita dei tre migliori, Perisic, Calhanoglu e Lautaro, e la sconfitta 1-2, non viene in mente l’ultimo Inter – Milan? Era necessario cambiare la zona centrale del campo dal 63′ e Barella dal 74′ con la partita tuttavia sull’1-1? Non era il reparto migliore di una formazione top in Europa?
E se la superstizione, come voleva il Conte Rognoni, è l’unica scienza esatta, i favori del pronostico non pendevano dalla parte del Milan, che arriva da sei sconfitte? Ma pure per il calcolo delle probabilità non bisognava stare sereni. Se i giocatori non sono pedine e la squadra non è la dama, si voleva dimostrare che il match la vince l’allenatore? E lo scambio fra Roma e Milan Saelemaekers – Abraham non fa pensare, se pure Capello dice: “In coppia con Morata mi è piaciuto molto. Li confermerei tutta la vita”? Perché lasciar partire l’ex Chelsea, in grado di risolvere i problemi dei rossoneri?
Per concludere il derby di Genova. Se al 79′ vinci 1-0, perché rimpiazzare Badelj, il cervello, e Pinamonti, l’autore del gol, che, come dicono gli psicologi, avrebbe sputato sangue per una vittoria che sentiva sua? C’è davvero la necessità di far riposare 10′ alla quinta di campionato? O si vuol dimostrare di essere grandi strateghi? Pensare che un proverbio USA dice: “Allorchè le cose contano, non cambiare: non la partner alla festa, né il gioco per il match”.
Image:Getty
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