Il Collegio di Garanzia dello Sport ha avuto tre ricorsi autonomi presentati, rispettivamente, dal Parma Calcio 1913 S.r.l., dalla S.P.A.L. S.r.l. e dall’F.C. Crotone S.r.l. che originano dalla delibera dell’Assemblea della Lega Nazionale Professionisti Serie A, con la quale è stata disposta la distribuzione, fra le sole società associate durante la stagione sportiva 2021-2022, delle risorse economiche riferite alla transazione con Mediapro, con riferimento alla concessione dei Diritti Audiovisivi per il Campionato Serie A nel triennio 2018/2021.
Il primo ricorso è stato presentato dal Parma Calcio 1913 S.r.l. contro la Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNPA), nonché contro la Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB), il Frosinone Calcio S.r.l., i bergamaschi Bergamasca Calcio S.r.l., Bologna Football Club 1909 S.p.A., il Cagliari Calcio S.p.A., l’Empoli F.B.C. S.p.A., l’ACF Fiorentina S.r.l., il Genoa Cricket and Football Club S.p.A., l’Hellas Verona Football Club S.p.A., l’F.C. Internazionale Milano S.p.A., la Juventus F.C. S.p.A., la S.S. Lazio S.p.A., l’A.C. Milan S.p.A., l’SSC Napoli S.p.A., l’A.S. Roma S.r.l., l’U.S. Salernitana 1919 S.r.l., l’Unione Calcio Sampdoria S.p.A., l’U.S. Sassuolo Calcio S.r.l., lo Spezio Calcio S.r.l. Società Sportiva Professionistica, il Torino F.C. S.p.A., l’Udinese Calcio S.p.A., il Venezia F.C. S.p.A. Società Sportiva Professionistica, il Benevento Calcio S.r.l., il Brescia Calcio S.p.A., la S.P.A.L S.r.l., l’F.C. Crotone S.r.l., l’Unione Sportiva Lecce S.p.A., il Fallimento Chievo Verona S.r.l., con trasmissione pure alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e alla Procura Generale dello Sport presso il CONI, per l’impugnazione della decisione della Corte Federale d’Appello, I Sezione, della FIGC n. 0026/CFA-2024-2025, Registro procedimenti n. 0016/CFA/2024-2025, pubblicata, quanto al dispositivo, il 4 settembre 2024 e, quanto alle motivazioni, il 6 settembre 2024, con la quale, nel respingere il reclamo della suddetta ricorrente, è stata confermata la decisione del Tribunale Federale, Sezione Disciplinare, della FIGC n. 0019/TFNSD- 2024-2025, pubblicata il 29 luglio 2024, che ha asserito inammissibile il ricorso offerto dal Parma Calcio 1913 S.r.l.
La Società ricorrente, Parma Calcio 1913 S.r.l., chiede al Collegio di Garanzia, in accoglimento del ricorso:
– in via principale, di annullare/revocare la decisione della Corte Federale d’Appello, Sezioni Unite n.0026 CFA-2024-2025, pubblicata, quanto al dispositivo, il 4 settembre 2024 e, quanto alle motivazioni, con contestuale notifica, il 6 settembre 2024, con conseguente annullamento/revoca pure della decisione del Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, n. 0019/TFNSD-2024-2025, e, per l’effetto, di rimettere gli atti agli Organi di giustizia della FIGC per l’esame nel merito della fattispecie, applicando i principi di diritto che verranno sanciti dal Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI, con accoglimento delle conclusioni rassegnate nei giudizi di merito, nello specifico: “- previi gli accertamenti del caso e di legge ed nello specifico previo accertamento del diritto di PARMA CALCIO 1913 s.r.l. ad ottenere la distribuzione pro quota delle somme derivanti dalla transazione sopra menzionata: – condannare la LNPA a pagare a PARMA CALCIO 1913 s.r.l. la somma di € 1.706.918,86 (o la diversa somma che verrà ritenuta di giustizia all’esito del presente procedimento), oltre interessi moratori, quale quota-parte dei proventi della transazione di cui sopra, aventi natura di diritti audiovisivi inerenti al Campionato Serie A, triennio 2018/2021, ai sensi ed in applicazione del Decreto Melandri; – in subordine, condannare la LNPA a pagare a PARMA CALCIO 1913 s.r.l. la somma di € 1.706.918,86 (o la diversa somma che verrà ritenuta di giustizia all’esito del presente procedimento), oltre interessi moratori e rivalutazione, sotto forma di risarcimento del danno, per violazione degli obblighi contrattuali/legali di diligenza gravanti su LNPA in forza del mandato ex lege e ex Statuto LNPA conferitole ovvero a titolo extracontrattuale o ad altro titolo determinato in base ai fatti dedotti nel presente ricorso; – in ulteriore e denegato subordine, condannare le società beneficiate dalla ripartizione ex delibera 11.5.2022, ex art. 2041 e seguenti c.c., a pagare pro quota a PARMA CALCIO 1913 s.r.l. quanto da loro avuto da LNPA in esito alla delibera di quest’ultima dell’11.5.2022, nella parte riferibile ai diritti inerenti ai Campionati Serie A, triennio 2018/2021 ed eccedente quanto le stesse avrebbero avuto applicando il Decreto Melandri, fino alla concorrenza della somma di € 1.706.918,86 (o la diversa somma che verrà ritenuta di giustizia all’esito del presente procedimento), oltre interessi moratori”;
Image:Getty
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