Valon Behrami, ex metodista svizzero che ha giocato per molto tempo in Italia con le maglie di Lazio, Genoa, Fiorentina, Hellas Verona, Brescia, Napoli e Udinese, ha rilasciato una conversazione a La Gazzetta dello Sport, disquisendo di Young Boys-Inter: “C’è il sintetico, la differenza sta tutta nei primi minuti in cui bisogna adattarsi. Cambi di direzione, rimbalzi, passaggi che devono essere più precisi: cambia molto, non tutto, e serve buona tecnica”.
In seguito che succede?
“Allorchè capisci circa come funziona, dopo la differenza di valori di consueto si vede. È successo con l’Aston Villa, penso che succederà pure con l’Inter,
che rimane una delle migliori squadre della Champions”.
Sarà assente partita?
“No, non è una formalità, pure perché proprio il campo è una trappola da valutare. Lo Young Boys, tuttavia, ha problemi strutturali e ha cambiato l’allenatore per avere più stabilità: ora in testa per loro ci sta in maggior misura la risalita in campionato, mentre la Champions è uno sfizio in più. Mi immagino che partiranno con intensità in un 4-4-2 adesso molto canonico, ma l’Inter è imprevedibile e penso possa anche gestire la gara con un occhio alla Juve di domenica…”.
Chi va tuttavia guardato meticolosamente nella squadra di casa?
“Ci si aspettava che venissero fuori molti più calciatori questa stagione, ma la stagione è iniziata in modo strano. Diciamo che Ugrinic e Monteiro con la palla
hanno qualche cosa in più, un estro che questa negatività non ha spento”.
Image:Getty
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