“Nessun dilemma per stasera fra Sinner e la Nazionale, invece è bello avere due situazioni piacevoli da poter scegliere. È corretto che ciascun uomo scelga ciò che gli fa più piacere, ma sono convinto che tutti quanti cambieranno molte volte canale. Allorchè andremo sul terreno di gioco, proveremo a seguire in qualche modo la sua partita”. In questo modo Luciano Spalletti, ct della Nazionale, intervistato a Bruxelles dall’inviato dello Sport del Gr Rai, sulla scelta che si troverà dinanzi il pubblico sportivo fra Sinner e Azzurri, stasera impegnati in contemporanea.
Cosa deve fare l’Italia arrivando su come Sinner? “Deve avere la sua stessa autodisciplina, deve alzare l’asticella giorno per giorno per conquistare qualche cosa ancora come fa lui. Non deve esserci traguardo dentro le nostre menti: perché una volta raggiunto ciò che pensiamo sia l’ottimale, dopo dobbiamo subito vedere qualche cosa ancora”.
Duello Lukaku-Buongiorno. “È un vantaggio che Buongiorno lo conosca bene, avrà capito quelle che sono le sue qualità. Lukaku mantiene le stesse caratteristiche pure contro un compagno di squadra, è difficilissimo da spostare. È quasi impossibile vincere i contrasti fisici. Molte volte dovremo sforzarsi di anticiparlo, magari con la collaborazione del mediano che dovrà fare un po’ di pulizia prima che arrivi la palla”.
Mister lei recentemente è stato al carcere minorile di Nisida, alcuni giorni fa tre ragazzi sono morti a Napoli per colpi d’arma da fuoco. È turbato? Cosa può fare il calcio per sforzarsi di contrapporsi a questa violenza da strada? “Come nel calcio, bisogna prevenire e dare informazioni. Chi uccide un ragazzo dopo muore pure lui simultaneamente. Dopo un gesto del genere, bisogna far conoscere ciò che sarà l’incubo di vita che uno andrà a vivere. Rimarrà quel rimorso che ti tartasserà e che non smetterà mai di torturarti dopo il male che hai fatto a un’altra persona”.
Image:Getty
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