Terminata l’assemblea di Lega Serie A, parola all’amministratore delegato Luigi De Siervo. Fra pochi minuti, da Palazzo Parigi, il dirigente di Lega sarà in conferenza stampa, la diretta testuale su TMW.
17.58 – Parla De Siervo – “Sapete tutti che nella giornata odierna abbiamo le buste relative ai pacchetti 1 e 2. L’assemblea odierno ha dato mandato al sottoscritto e a una commissione ristretta nella contrattazione privata, per il giorno 5 di febbraio in una nuova formula per tutto l’arco della giornata, in un hotel ove la commissione incontrerà tutti i soggetti che inviteremo a questa fase finale. In conclusione di questa giornata, il notaio Calafiori riceverà l’offerta migliorativa che verrà portata in cassaforte fino all’8 in cui in una assemblea verranno aperte. A quel punto si prenderà una decisione se assegnare i diritti o passare al livello 3 che è quello degli intermediari indipendenti. Stesso percorso, e allorchè pure si ritenesse di non dover procedere entreremo nella fase 4 in cui parleremo della produzione e distribuzione del canale tematico con i soggetti che hanno partecipato. I tempi sono precisamente compressi, l’assemblea ha individuato nei presidenti Lotito, De Laurentiis e Ferrero i delegati per la commissione, nonché gli avvocati Cappellini (Inter) e Campoccia (Udinese) come altre persone che si uniranno a me nella contrattazione privata”.
Iniziano le domande: ci può dare conferme sui nomi di chi ha presentato le proposte? Vi aspettavate che le offerte sarebbero state al di sotto della cifra di 1,5 miliardi inserita nel bando e di quanto?
“Quello è un prezzo massimo richiesto, mai raggiunto nelle aste storiche dei 15 anni precedenti. È un prezzo ideale, al di sopra di ciò che normalmente si ottiene: era scontato che fosse sotto. E eravamo consci che tutte le fasi di negoziazione hanno in seguito una fase di contrattazione privata e per questo che ciò che è giunto nella giornata odierna potrà e dovrà essere migliorato. La situazione non è andata male come ci si sarebbe potuti attendere in un momento in questo modo difficile per le complicazioni legate al Covid, alcuni soggetti avrebbero potuto provare ad approfittarsene, e qualcuno magari l’ha fatto”.
Siete rimasti sorpresi dalla mancanza di offerte di Amazon e dall’offerta molto alta di DAZN?
“No, conoscevamo il mercato perfettamente. Non è successo niente che non avessi previsto. Era a noi noto che Amazon aveva chiesto di avere un pacchetto sul modello della Premier League, che riguarda tre giornate e che avrebbe stravolto la nostra strategia. Abbiamo coscientemente ritenuto, nel confezionare i pacchetti, di non dover modificare l’approccio al mercato. È cool storico lavorare con certi operatori, ma questo non deve stravolgere le modalità di fruizione, per cui gli spettatori rischino di doversi abbonare ad una piattaforma in più, e pure perché la politica di prezzo di Amazon è un progetto che pone al centro più il marketing che il prodotto. Noi lavoreremo per valorizzare il prodotto e si è ritenuto di fare una scelta strategica diversa. Li avremmo accolti, come tutti, con le giuste attenzioni, ma solo se avessero aderito alle nostre modalità. E per questo ha scelto coerentemente di investire il proprio budget in Champions. DAZN è un brand sotto gli occhi di tutti, è diventato una piattaforma dominante: si propone di rimpiazzare, come peso e centralità, ciò che è stato per parecchi anni il ruolo di SKY, che ha le possibilità e le risorse, nella seconda fase, per competere, conquistare e superare un’offerta alta”.
Dunque Amazon non rientrerà nelle trattative private?
“Le strade del Signore sono sempre infinite, chiunque si vedesse attribuire i diritti può trasmettere pure su piattaforme terze. Dunque in teoria Amazon potrebbe rientrare, come pure nel caso di cui il pacchetto 1-bis, relativo al modello di commercializzazione mista, che si sarebbe potuto aprire nel momento in cui Sky avesse partecipato al pacchetto. Amazon può per questo rientrare”.
Ci può ragguagliare sulle altre nomine?
“Si è proceduto a un’altra votazione, nessun candidato ha raggiunto i 14 voti richiesti. A quel punto il consiglio si è messo al servizio per intervistare i candidati, il processo di proposta non ha un formalismo specifico e si è ritenuto di dare questa possibilità. Per l’ulteriore membro della media company, abbiamo raccolto la disponibilità del consorzio che, nel caso in cui si dovesse procedere, il numero di consiglieri in quota Lega potrebbe salire di un’unità e per questo non ci sarebbe motivo di scegliere fra due candidati con lo stesso numero di voti”.
Chi sono i soggetti che hanno presentato offerte per gli operatori di comunicazione? E per il canale, sappiamo che Sky ha presentato un’offerta. Da ambienti Mediaset filtra che volessero presentarlo. È stato in questo modo?
“Risponderò solo alla prima, la seconda è coperta da riservatezza. Le offerte presentate sono le quattro circolate in giornata, sulla seconda avete le vostre fonti”.
Le offerte di Sky e Dazn sono altre soluzioni?
“Sì sono incrociate, ciascuno ha fatto un’offerta su entrambi i modelli”.
Il canale della Lega rimane la vostra priorità nonostante tutte le offerte oppure è meglio andare col vecchio metodo?
“Rispondo come un ciclista alla prima salita di un grande giro. Una cosa per volta, per adesso vogliamo massimizzare i risultati di questi modelli di commercializzazione. Se si debba continuare sulla vendita tradizionale o sul canale sarà una scelta che l’assemblea prenderà il giorno 8 febbraio pure alla luce dell’eventuale accordo con i fondi. Il mio ruolo è quello di massimizzare le offerte in un momento difficile”.
Come farebbe Sky a prendere il canale e distribuirlo? Potrebbe gestirlo solamente lei.
“È chiaro che, non avendo aperto l’proposta da parte della partnership sui canali, non so come Sky possa pensare di impostare questo tipo di lavoro. Esistono profili di criticità che ritengo possano esser superate, ma pure che richiedono le dovute attenzioni in materia di Antitrust”.
Come Amazon, pure TIM può rientrare in gioco?
“Ipotesi uno: modello di commercializzazione per piattaforma e la Lega organizza il proprio canale tematico, light perché distribuibile solo su OTT. In quel caso, la Lega potrà proporne la distribuzione a insignificante operatore OTT. Il secondo modello è misto, tuttavia più fluido pure in funzione delle offerte ricevute. Ma come detto col modello uno-bis tornano sul mercato sette gare. TIM è una grande azienda, ha scelto di rimanere alla finestra, con tutta probabilità distratta dal lavoro sul 5G”
Come consiglieri indipendenti, chi non ha raggiunto il quorum?
“Preferisco non dirlo. Sapete che c’è un metodo, verranno messi in condizioni di presentarsi in un contesto protetto che è quello del CdA della Lega, cioè dei colleghi che li avrebbero al proprio fianco per quattro anni”.
Si conclude qui la conferenza con la stampa dell’amministratore delegato di Lega Serie A.
Iniziano le domande: ci può dare conferme sui nomi di chi ha presentato le proposte? Vi aspettavate che le offerte sarebbero state al di sotto della cifra di 1,5 miliardi inserita nel bando e di quanto?
“Quello è un prezzo massimo richiesto, mai raggiunto nelle aste storiche dei 15 anni precedenti. È un prezzo ideale, al di sopra di ciò che normalmente si ottiene: era scontato che fosse sotto. E eravamo consci che tutte le fasi di negoziazione hanno in seguito una fase di contrattazione privata e per questo che ciò che è giunto nella giornata odierna potrà e dovrà essere migliorato. La situazione non è andata male come ci si sarebbe potuti attendere in un momento in questo modo difficile per le complicazioni legate al Covid, alcuni soggetti avrebbero potuto provare ad approfittarsene, e qualcuno magari l’ha fatto”.
Image:Getty
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