L’Udinese prosegue il suo processo di mutamento, con il mercato di gennaio che ha portato in dote ai bianconeri nuove gerarchie al centro al campo e nel reparto avanzato. La sfida con l’Hellas Verona è stata pure la prima senza De Paul, che questa stagione le aveva giocate tutte, il fatto che sia arrivata una vittoria rasserena gli animi: i bianconeri non dipendono esclusivamente dall’ex Valencia. Inoltre, nella zona nevralgica del rettangolo verde, con l’addio di Mandragora, Walace e Arslan trovano e troveranno tuttavia più spazio. Domenica effettivamente il brasiliano è stato messo mezzala, con il tedesco play (con posizioni facilmente sostituibili), ed entrambi hanno confermato le buone sensazioni delle scorse settimane. L’ex Crotone sarebbe con tutta probabilità stato ora mai un rincalzo non essenziale, a quel punto, nei ragionamenti tecnici, meglio lasciar posto al giovane Makengo, tuttavia tutto da scoprire. Chiaramente questo espone un po’ al rischio emergenza da infortuni, ma si spera sicuramente che i calciatori restino integri e sani.
Al centro al campo le novità minori, dinanzi i cambi più importanti. Mister Luca Gotti ha effettivamente confermato le sensazioni di inizio mese, con la coppia spagnola formata da Deulofeu e Llorente destinata a trovare parecchio spazio. Con De Paul fuori per squalifica e Pereyra arretrato sulla linea dei giocatori di centrocampo, il Tucumano dovrà star fuori due di gare per un problema muscolare, è scoccata l’a questo punto del centravanti, che ha esordito dall’inizio della gara in bianconero per il primo match dal 1′ in stagione. Una prestazione molto generosa, nel 3-5-1-1 ha effettivamente dovuto fare più da boa per gli inserimenti dei compagni, l’area l’ha vista pochino. Le sue sportellate e i suoi appoggi sono stati fondamentali per firmare il successo sul Verona. Il tempo dirà se l’Udinese avrà trovato uno stile di gioco definitivo per i prossimi mesi o se magari l’ex Tottenham cambierà compiti nei prossimi match.
Sicuramente ma la nota più bella è stata quella di Gerard Deulofeu. Tutt’altro giocatore rispetto a quello del girone d’andata, molto più lucido nelle giocate e voglioso di dimostrare che i problemi fisici sono alle spalle. Tanta corsa, sfruttando gli spazi creati da Llorente, e un pizzico di egoismo nella prima frazione di gare che nel secondo tempo si è tramutato in efficacia. Gran palla quella rubata in concomitanza dell’autogol di Silvestri, un cecchino in concomitanza del gol personale. L’affiatamento con Fernando pare già essere interessante e intanto il funambolo spagnolo ha portato 6 punti con i suoi colpi a una formazione che ha chiuso la prima metà di stagione a quota 18, un bottino ben magro. L’Udinese ha fatto scelte coraggiose e nei primi match hanno ripagato, a questo punto serve continuità che molte volte è mancata, nel mese di febbraio potremo valutare se questa Udinese avrà trovato il bandolo di una matassa che si stava facendo sempre più complicata o se viceversa si tratta semplicemente di uno dei punti alti delle montagne russe che dopo dopo poco ti riportano abbasso.
Sicuramente ma la nota più bella è stata quella di Gerard Deulofeu. Tutt’altro giocatore rispetto a quello del girone d’andata, molto più lucido nelle giocate e voglioso di dimostrare che i problemi fisici sono alle spalle. Tanta corsa, sfruttando gli spazi creati da Llorente, e un pizzico di egoismo nella prima frazione di gare che nel secondo tempo si è tramutato in efficacia. Gran palla quella rubata in concomitanza dell’autogol di Silvestri, un cecchino in concomitanza del gol personale. L’affiatamento con Fernando pare già essere interessante e intanto il funambolo spagnolo ha portato 6 punti con i suoi colpi a una formazione che ha chiuso la prima metà di stagione a quota 18, un bottino ben magro. L’Udinese ha fatto scelte coraggiose e nei primi match hanno ripagato, a questo punto serve continuità che molte volte è mancata, nel mese di febbraio potremo valutare se questa Udinese avrà trovato il bandolo di una matassa che si stava facendo sempre più complicata o se viceversa si tratta semplicemente di uno dei punti alti delle montagne russe che dopo dopo poco ti riportano abbasso.
Image:Getty
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