Udinese-Fiorentina 1-0: 86′ Nestorovski
Udinese
Musso 6,5: è obbligato a un unico intervento, quello su Vlahovic a metà secondo tempo: il portiere è bravissimo a rimanere in piedi fino all’ultimo, chiudendo lo specchio all’avversario e salvando i suoi.
Becão 6,5: dalle sue parti agisce Ribery, dopo avergli preso le misure praticamente lo annulla. Sempre attendo nelle chiusure.
Bonifazi 6: non rischia mai niente, né in marcatura e nemmeno in impostazione: un’altra prestazione positiva per il centrale cresciuto nel Torino.
Nuytinck 6,5: la sua pelata svetta sempre su tutti i cross, indispensabile il suo anticipo nella prima parte della gara che ha evitato guai peggiori.
Molina 6: poteva metterci più precisione fra cross e conclusioni, ma allorchè ci sta da difendere lo fa religiosamente e spinge senza paura (dal 91’ De Maio sv).
De Paul 7: si afferma il calciatore con più qualità fra tutti i friulani, pure se contro la Fiorentina non riesce mai a centrare la porta. Inventa per Stryger Larsen, riconquista parecchi palloni, pennella per Nestorovski.
Walace 5,5: è l’equilibratore dell’Udinese, allorchè è fuori posizione ne risente tutta la squadra: le ripartenze viola, effettivamente, nascono con il brasiliano tagliato fuori.
Makengo 6: fa sentire la sua fisicità al centro al campo, avrebbe pure sui piedi la palla per il vantaggio a inizio secondo tempo ma sbaglia il controllo (dal 70’ Arslan 6,5: due conclusioni per il regista: una molto pericolosa, l’altro più imprecisa. Allorchè entra, la zona centrale del campo cambia volto).
Stryger Larsen 6: De Paul lo serve alla perfezione, lui è bravo ad inserirsi con i tempi: l’opportunità più importante dei friulani capita sul suo destro, ma viene fermato da Dragowski.
Llorente 5,5: si vede soltanto nella sua area di rigore, allorchè rientra per aiutare i compagni e svettare sugli angoli viola. Il contributo dello spagnolo, tuttavia, è nettamente insufficiente (dal 77’ Braaf 6: esordio in serie A per il classe 2002, una carta in più per Gotti).
Nestorovski 7: commette più falli di quelli che subisce, dopo nel secondo tempo partecipa più attivamente alla manovra della sua squadra. Mette la sigilla su tre punti pesantissimi.
All. Gotti 6,5: l’Udinese si afferma squadra solida e letale, adesso può cominciare a guardarsi avanti piuttosto che indietro: i 28 punti permettono di puntare alla parte sinistra della classifica.
Fiorentina
Dragowski 6: Compie una bella parata su Stryger Larsen nella prima parte della gara dopo rimane a guardare fino al gol, su cui tuttavia non può intervenire considerato che Nestorovski colpisce tutto solo dentro l’area piccola.
Milenkovic 5: Solita partita da grande centrale fino all’85’ allorchè si scorda Nestorovski al centro dell’area e consegna il successo nelle mani dell’Udinese. Errore decisivo.
Pezzella 6: Meglio delle ultime uscite pure facoltativamente di tempo negli anticipi e per come guida la linea difensiva. Dopo lunghi sforzi tuttavia rimane coinvolto nella pastrocchio che porta al ko finale. (Dall’87 Borja Valero S.V.).
Quarta 6,5: È il migliore dei 22 scesi sul terreno di gioco della Fiorentina e questo lo dice lunga sul rendimento dei compagni. Forse è pure il più propositivo nella costruzione del gioco e pure questo è sintomatico del rendimento della Fiorentina.
Malcuit 6: Inizia col freno a mano ma del resto non giovava titolare dal 2019. Col passare dei minuti cresce e in conclusione non demerita. Piena sufficienza e buone sensazioni per il futuro. (Dal 79′ Caceres 6: Entra e la Fiorentina prende gol, ma lui non c’entra nulla).
Eysseric 5: Prandelli lo inserisce in formazione dal primo minuto dopo la rete contro lo Spezia, ma questa volta a centrocampo. Non ha il passo della mezzala e la qualità non si vede quasi mai. Una scelta che non premia il tecnico viola. (Dall’87 Montiel S.V.).
Pulgar 6,5: Prezioso dinanzi alla difesa come schermo per Pezzella. Recupera parecchi palloni ed è il più ordinato nel disordine viola. Si sta conquistando una nuova fiducia dopo mesi difficili.
Castrovilli 5: Se contro lo Spezia era stato decisivo e il migliore dei 22 scesi sul terreno di gioco, questa volta si accende due di volte in 80 minuti. Troppo poco, la sua fantasia e i suoi strappi sono fondamentali per i viola. Allorchè non brilla, tutta la squadra fa fatica. (Dal 79′ Amrabat 5,5: Entra nervoso forse per l’esclusione a sorpresa. La polemica contro lo Spezia non lo aiuta a tornare il calciatore ammirato a Verona).
Biraghi 5,5: Certo, è propositivo come nessuno in organico, ma quante decisioni sbaglia nel corso dell’incontro. Troppi errori, pure nei passaggi banali.
Ribery 6: Poco spazio, poco aiuto da parte dei compagni. L’unica volta che ha la palla giusta manda in porta Vlahovic. Predica nel deserto. (Dal 68′ Kokorin 5,5: Molto atteso ma decisamente lontano dalla forma migliore. Non tocca palla).
Vlahovic 5,5: Solo nel reparto avanzato prova a fare a spallate senza successo. L’unica opportunità veramente valida, la spreca calciando addosso a Musso.
Prandelli 5: Primo tempo senza trame di gioco. Gotti lo incarta schierando lo stesso modulo. Nel secondo tempo ci si aspetta subito qualche cambio, che arriva tuttavia dopo più di 20 minuti. Atteggiamento sbagliato e un grande passo indietro rispetto alla sfida interna contro i bianconeri. Ed adesso la zona rossa è da capo a 7 punti.
Musso 6,5: è obbligato a un unico intervento, quello su Vlahovic a metà secondo tempo: il portiere è bravissimo a rimanere in piedi fino all’ultimo, chiudendo lo specchio all’avversario e salvando i suoi.
Image:Getty
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