Il Napoli cancella le due sconfitte con l’Empoli dello scorso campionato ed allunga a 10 le vittorie di fila in campionato che valgono un clamoroso +8 sul Milan dopo appena 14 giornate di campionato. Finisce 2-0 alla fine di una gara tutt’altro che semplice, ma che la squadra di Luciano Spalletti gestisce dal primo in ultimo minuto facendola diventare quasi un attacco contro difesa (per l’Empoli 25% di possesso e primo tiro in porta al 93′), non riuscendo a trovare il varco corretto sotto la pressione furiosa dei toscani che tuttavia in seguito cala progressivamente. Non vengono a mancare alcune possibilità a Raspadori ed Anguissa, ma la produzione offensiva risente della poca lucidità nell’affrontare il corriera piazzato da Zanetti che viene spostato da Osimhen che con furbizia e rapidità si procura il penalty dell’1-0 trasformato da Lozano, prima del raddoppio di Zielinski, un altro subentrato.
9 gol dalla panchina: nessuno come il Napoli in Europa
Il messicano trasforma il penalty, pesantissimo, che sblocca la partita e sigilla il terzo gol da subentrato. Fa lo stesso Zielinski che porta a 9 i gol dalla panchina: un’enormità che testimonia la forza della panchina di Spalletti, ma pure che non è semplice per le medio-piccole resistere all’assedio oltre l’a questo punto di gioco ed i subentrati – dopo il lavoro ai fianchi dei titolari – trovano le condizioni migliori per sferrare la botta decisivo.
La costanza delle rotazioni
5 cambi a gara in corso, ma pure 5 fra i titolari, senza neanche accorgersene ora mai da un bel po’ di gare. E’ questa la forza del Napoli che perde fisiologicamente un po’ di lucidità per le tante partite ravvicinate, ma tiene alto il livello proponendo ai nastri di partenza altre cinque novità rispetto a Bergamo (Ostigard, Mario Rui, Ndombele, Politano e Raspadori) più la gestione con i cambi. E con l’Udinese accadrà lo stesso.
Image:Getty
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